Ieri il Parlamento Europeo ha approvato con 460 voti favorevoli la richiesta di indicare obbligatoriamente in etichetta l’origine della carne contenuta nei piatti pronti o surgelati. Finalmente potremo sapere da dove proviene la carne impiegata nei ripieni delle lasagne, dei tortellini, o quella utilizzata per gli hamburger o le crocchette di pollo.

La palla passa ora nel campo dell’esecutivo Ue, che sul dossier non ha preso posizione. “La Commissione europea non ha ancora deciso nessuna azione” in merito alla proposta degli eurodeputati, ha spiegato il vicepresidente, Jyrki Katainen, alla plenaria di Strasburgo.
E c’è da aspettarsi una battaglia aspra viste le resistenze dell’industria alimentare soprattutto a causa del pesante impatto economico che avrebbe questa norma. Un costo non ancora stimato con certezza: se, da un lato, infatti, secondo uno studio dell’organizzazione di consumatori francese ‘Que choisir’ la nuova etichetta comporterebbe costi limitati, un’altra ricerca della Commissione europea valuta un aumento per gli operatori fra il 15%-20% fino al 50%, con prevedibili conseguenze in termini di rincaro del prezzo finale per i consumatori.

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