“Let’s create a better internet together”: perché il web è una risorsa importante, fondamentale per la crescita dei giovani, come fondamentale è la capacità di muoversi su Internet in piena sicurezza. Torna oggi il Safer Internet Day, la giornata mondiale della sicurezza in Internet, istituita dalla Commissione europea per promuovere l’uso sicuro e responsabile dei nuovi media fra i più giovani. Per l’occasione il Ministero dell’Istruzione, coordinatore del progetto SIC-Generazioni connesse, promuove una giornata di intrattenimento, sensibilizzazione e dibattito sul rapporto fra web e nuove generazioni che si svolge a Milano.
Sembra quasi scontato evidenziare l’estrema importanza del tema: basti pensare che ormai un ragazzo su sei passa più tempo sui social network che a scuola, e il 95% dei giovani riceve uno smartphone prima dei 14 anni. I dati diffusi in questi giorni da Telefono Azzurro e da Save the Children evidenziano chiaramente quale sia la posta in gioco sia in termini di rischi e consapevolezza dei giovani – furto d’identità, sexting, cyberbullismo, trolling, adescamento, uso incontrollato dei dati personali da parte delle piattaforme social: i giovani ne sono sempre più consapevoli e il 64% teme un uso indiscriminato dei proprio dati sensibili – sia in termini di opportunità culturali ed educative connesse all’uso della rete. Come evidenziato da Save the Children, il mondo giovanile dei “nativi digitali” è in realtà spaccato in due: da un lato ci sono i giovanissimi sempre connessi con gli smartphone e sempre in chat con amici e sconosciuti, dall’altro ci sono adolescenti che non hanno mai avuto accesso alla Rete, quasi sempre per motivi economici. Secondo un’elaborazione da dati Istat, ci sono in Italia 452 mila adolescenti che non hanno mai usato Internet, l’11,5% dei ragazzi che vivono in Italia tra gli 11 e i 17 anni. Sono “disconnessi” non solo da Internet, ma anche da altre opportunità educative e culturali, che li allontanano ancora di più dai loro coetanei: tra coloro che non hanno mai usato Internet sono 269 mila i ragazzi che non hanno letto nemmeno un libro nell’ultimo anno e 187 mila di loro non sono neppure mai andati al cinema nello stesso periodo.
Per il Movimento Difesa del Cittadino, che partecipa alla giornata milanese, serve “maggiore sinergia tra famiglia, scuola e Istituzioni per un uso sicuro e consapevole di internet”, perché online sono in aumento fenomeni quali la pedopornografia, il bullismo e la violenza di genere. “L’ultimo anno ha visto crescere la criminalità informatica, con fenomeni quali la pedopornografia infantile e il furto dei dati personali online, punti che rientrano negli obiettivi dell’Agenda Digitale 2020 – ricorda l’associazione – Secondo i dati Istat 2014 oltre la metà della popolazione dai 6 anni in su naviga su internet, con una frequenza maggiore tra gli adolescenti e tendenzialmente in crescita per gli adulti. Così non solo i giovanissimi diventano spesso vittime inconsapevoli dei pirati del web, ma anche i genitori che non pensano alle conseguenze della pubblicazione incauta di foto dei loro bambini”.
“Solo una maggiore sinergia tra famiglia, scuole e Istituzioni può garantire rispetto e sicurezza anche in rete – dichiara l’area minori di MDC – Genitori e famiglie hanno la responsabilità di tutelare i loro figli contro i pericoli indotti da una navigazione in rete incontrollata o priva delle opportune cautele e costituiscono, insieme alla scuola, un interlocutore importante per mantenere un dialogo aperto e di fiducia con i minori.
Per questo gli educatori hanno bisogno di un supporto che viene dal territorio e di un’azione sinergica fra le Istituzioni pubbliche e private per efficaci e mirate azioni di prevenzione rivolte a genitori, insegnanti, studenti e non ultimi i dirigenti scolastici che si trovano sempre più spesso a dover scegliere quali misure adottare di fronte a inappropriati comportamenti dei giovani a scuola (come atti bullismo o condivisione nei social network di foto di compagni o insegnanti che violano la privacy). Seguire lo sviluppo della tecnologia spiegandone potenzialità ed effetti, capire i motivi che spingono alcune persone ad avere comportamenti dannosi nei confronti degli altri, non può che aiutare le giovani generazioni, gli adulti e gli operatori del settore ad affrontare i problemi relazionali con strategie adeguate e promuovere comportamenti corretti sia nella vita reale che virtuale. Infine – aggiunge MDC – è necessario indurre i ragazzi a parlare con gli adulti, solo con la “giusta condivisione” si cresce e si può migliorare il mondo del web”.