Le associazioni dei consumatori incontrano l’Enel per chiedere nuovi e adeguati risarcimenti (non solo quelli previsti già dall’Autorità per l’energia) dopo l’emergenza neve dei giorni scorsi, che ha portato disagi estremamente ingenti: oltre 400.000 Utenti sono rimasti a lungo senza elettricità, alcuni anche per sette giorni, senza riscaldamento, senz’acqua né telefono. L’azienda ha convocato i rappresentanti delle associazioni lunedì 16 febbraio a Roma.
La richiesta urgente di un incontro era arrivato dai Consumatori
(Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, Movimento Consumatori, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Lega Consumatori), per discutere dei gravissimi disagi sorti nei giorni scorsi con le nevicate che hanno bloccato soprattutto l’Emilia Romagna. Dicono le associazioni: “Naturalmente chiederemo che venga fornito un quadro esauriente sui gravissimi danni sorti da quello che non è altro che un evento climatico ordinario e prevedibile e delle eventuali responsabilità. Ricordiamo che sono oltre 400.000 gli utenti rimasti a lungo senza elettricità (alcune decine di migliaia anche fino a 6-7 giorni), senza riscaldamento, acqua e telefono e che non hanno avuto la possibilità di accedere ai servizi essenziali. Inoltre si sono verificati danni a cose, persone e al sistema produttivo”.
La richiesta portata avanti dai Consumatori è quella di avviare un tavolo negoziale per riconoscere, oltre agli indennizzi previsti dalla delibera (198/2001) dell’Autorità per l’energia, equi risarcimenti che siano basati sull’entità e sulla durata dei danni subiti. “L’accordo sottoscritto da Enel spa con le Associazioni dei Consumatori il 22 luglio 2012 per un evento simile di prolungato blackout, che riconosceva ulteriori indennizzi, rappresenta una base di riferimento migliorabile – affermano le associazioni – Per raggiungere questi obiettivi intraprenderemo tutte le iniziative pubbliche e opportune a tutela dei cittadini consumatori e utilizzeremo tutti gli strumenti disponibili, anche in eventuale sinergia con le amministrazioni comunali”.