L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha indetto una consultazione pubblica sulla propria bozza di valutazione della caffeina che rimarrà aperta fino al 15 marzo. E il prossimo 5 marzo a Bruxelles è in calendario una riunione per discutere il parere, ancora provvisorio, che però già contiene una serie di dati piuttosto rassicuranti sul consumo: dosi singole di caffeina fino a 200 mg e dosi quotidiane fino a 400 mg non destano preoccupazioni in termini di sicurezza per gli adulti in Europa. Questa una della principali conclusioni del parere scientifico.
La caffeina in genere presente in una tazzina di caffè (espresso o moka) varia da 40 a 80 mg. Il parere dell’Efsa (commenti e riscontri possono essere inviati fino al 15 marzo) riporta dunque conclusioni che, seppure provvisorie, sono comunque importanti e sembrano decisamente improntate a rassicurare sul consumo di caffeina.
Secondo l’Efsa, infatti, dosi singole di caffeina fino a 200 mg non destano preoccupazioni per la sicurezza degli adulti (18-65 anni), anche se consumate meno di due ore prima di un esercizio fisico intenso.
L’Autorità considera inoltre “improbabile” che la caffeina interagisca negativamente con altri componenti delle cosiddette “bevande energetiche”, come la taurina, il D- glucuronolattone o l’alcol. Nel caso di donne in gravidanza, aggiunge l’Autorità, “l’assunzione di caffeina fino a 200 mg al giorno non solleva preoccupazioni per la salute del feto” mentre per bambini (3-10 anni) e adolescenti (10-18 anni) “l’assunzione quotidiana di 3 mg per kg di peso corporeo è considerata esente da rischi”. La caffeina può avere effetti sul sonno: dosi singole di 100 mg, dice l’Efsa, possono aumentare il tempo di latenza del sonno (la quantità di tempo occorrente per addormentarsi) e in alcune persone ridurne la durata.