L’Osservatorio del Movimento Difesa del Cittadino Fvg “MDC FVG” ha rilevato dai dati Istat che la riduzione in volume del 3,7%, accompagnata dall’aumento in valore del 2,8% delle vendite al dettaglio, significa che al netto dell’inflazione e considerata la spesa per consumi delle famiglie, gli acquisti sono calati in volume in media di -1.155 euro su base annua a nucleo famigliare!.
Sulle vendite al dettaglio del 2023, si abbatte l’effetto caro-prezzi, con la spesa delle famiglie fortemente influenzata dai rincari dei listini; i Consumatori stringono la cinghia per far fronte all’inflazione, riducendo le quantità acquistate, persino per gli alimentari, finendo per mangiare nel 2023 il 3,9% in meno rispetto al 2022. Un dato allarmante e preoccupante!.
Rispetto al 2022, le spese alimentari per una famiglia media scendono di 225 euro a prezzi del 2022, quelle alimentari di 620 euro. Una coppia con due figli compra 310 euro in meno di cibo; una Famiglia con un figlio spende 280 euro in meno per mangiare.
In un solo mese i prezzi dei prodotti alimentari e bevande analcoliche sono aumentati del +0,9% (tre volte tanto il +0,3% di dicembre),con il carrello della spesa che accelera su base annua al +5,4% ed anche per servizi ricettivi e di ristorazione al +4,1%: un segnale estremamente preoccupante trattandosi di beni primari di cui le Famiglie non possono rinunciare benchè costretti a importanti modifiche dei propri consumi (a partire da una riduzione di oltre il -18% del consumo di carne e pesce, del -25% di frutta e verdura, e da un ricorso sempre più massiccio a discount, offerte e prodotti “last minute”!.
L’inflazione dei prodotti alimentari (col dato annuale a più 5,9%),significa per una coppia con due figli «dover spendere 470 euro in più su base annua per mangiare e bere, cifra pari a 425 euro per una coppia con un figlio e che sale a 560 euro per una coppia con 3 figli.
Il Pres. MDC FVG, R.G. Englaro, precisa: i dati Istat sull’inflazione confermano purtroppo i nostri allarmi sull’andamento dei prezzi al dettaglio, e devono indurre il Garante per la sorveglianza dei prezzi ad esercitare le debite pressioni sul Governo ad intervenire per limitare gli effetti dei rincari e combattere le speculazioni sui listini, stabilendo degli accordi di filiera per tutti quei prodotti che stanno registrando rincari anomali e ingiustificati.
Il Segretario MDC FVG, Dino Durì, evidenzia: nondimeno, è in atto da diversi mesi anche il fenomeno della shrinkflation: ossia la tendenza a ridurre la quantità effettiva di prodotto all’interno delle confezioni mantenendo il prezzo più o meno invariato. Ma se il prezzo rimane lo stesso e la confezione diventa più piccola, il risultato per il Consumatore è un aumento di prezzo mascherato.
L’Osservatorio del Movimento Difesa del Cittadino Fvg “MDC FVG” durante l’ultimo monitoraggio ha rilevato anche altri casi di pratiche messe in atto dai Produttori. Fra questi ci sono le strategie delle marche che immettono sul mercato formulazioni speciali o ricette premium, riducendo il contenuto rispetto alla confezione classica: il prezzo rimane in linea con quello standard ma la confezione ha quantità inferiori!.
Un altro escamotage riguarda “gli stessi prodotti venduti in formati diversi, a seconda del punto vendita. Questa modalità non permette al Consumatore di fare valutazioni univoche e di comparare in maniera efficace i prezzi di uno stesso articolo. Per alcuni prodotti come bibite, ma anche detersivi, ammorbidenti e prodotti per l’igiene personale (per esempio gli assorbenti), possono essere presenti in assortimento formati differenti a seconda delle insegne dei supermercati”.
Se il formato cambia da un negozio all’altro diventa difficile confrontare il prezzo. E soprattutto si rischia di pagare di più perché l’alternativa diventa quella di cambiare supermercato alla ricerca del formato più grande e del prezzo al chilo o al litro più piccolo. Attenzione anche alle confezioni multipack e al fatto che siano confrontabili con quelle singole.
Al Consumatore non rimane che cercare il prezzo al chilo o al litro, ricordarsi del formato comprato in precedenza, confrontare i prodotti di nuovo uso, cercare di capire se c’è un imballaggio eccessivo, cercare il peso effettivo del prodotto ovunque sia stampato in etichetta e nella scatola e non avere troppa fretta nel fare la spesa, controllando periodicamente i listini riportati sui volantini che tutti i punti vendita divulgano settimanalmente!
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