Per l’Osservatorio del Movimento Difesa del Cittadino Fvg la decisione del Tar Lazio non produrrà alcuno svantaggio ai Consumatori atteso che, come monitorato nel primo periodo di applicazione del provvedimento, l’introduzione del prezzo medio non ha in alcun modo favorito la riduzione dei listini alla pompa, che hanno invece proseguito nel loro solito andamento, seguendo le annose dinamiche e la doppia velocità a detrimento degli automobilisti!.
Il Pres. MDC FVG, R.G. Englaro, rimarca: atteso che l’app carburanti prevista dal decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, ossia quasi 10 mesi fa, non ha trovato ancora attuazione, ri-proponiamo al Presidente della Regione Fvg Fedriga l’istituzione di una app regionale gestita dal “Servizio Transizione energetica” con i listini dei carburanti aggiornati in tempo reale, che consenta agli automobilisti di individuare con immediatezza i migliori prezzi sul territorio, giacchè sul portale regionale “cerca prezzi applicati dai gestori degli impianti” non è immediato ed adeguato a tale supporto agli Utenti ( http://carburanti.regione.fvg.it/carburanti_new.asp ) ed induce il Consumatore ad accontentarsi di andare a fare il pieno da chiunque abbia un prezzo più basso della media invece che da chi fa i prezzi più bassi ed è meno caro degli altri!!.
Di concerto, il Governo garantisca massima trasparenza sul fronte dei listini alla pompa con mirati “interventi sul fronte della trasparenza da parte delle Compagnie petrolifere, applicando la delibera Cipe che autorizza, in caso di anomalie dei listini, un regime di sorveglianza sui prezzi di benzina e gasolio” – serve rendere pubblico il prezzo di benzina e gasolio che ogni giorno le Compagnie petrolifere indicano ai Gestori che operano in concessione, per capire cosa avviene realmente nella formazione dei listini praticati al pubblico.
In tale direzione riteniamo debba trovare applicazione la delibera Cipe del 30 luglio 1991, che proprio in tema di prezzi di benzina e gasolio prevede un regime di sorveglianza relativo ad ogni fase di scambio, attuato tramite un controllo del comportamento degli Operatori, e l’istituzione di un Comitato tecnico con il compito di verificare la coerenza dei listini con le quotazioni internazionali dei prodotti finiti e del greggio. Ed è da queste basi che vogliamo ripartire per un controllo dell’intera Filiera del carburante “dalla raffinazione alla vendita -con le attività di intermediari e broker – dove realmente si annidano fenomeni speculativi !!!”
Ciò che urge in Italia per stroncare sul nascere le speculazioni sui listini al dettaglio è la definizione di “prezzo anomalo”, fattispecie prevista dalla legge 231 del 2005 che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare.
Un principio che il Governo deve estendere a tutti gli altri comparti, compresi i trasporti, definendo in modo preciso il “prezzo anomalo”, ossia la percentuale massima di aumento dei listini oltre la quale scatta l’illecito sanzionabile in base alle leggi dello Stato!!! .
Da ultimo, ribadiamo la necessità di provvedimenti volti ad abbattere la fiscalità sui carburanti tagliando le accise obsolete (*), perchè è ora di smetterla di utilizzare la pratica dei tributi indiretti per reperire i fondi volti a contenere il deficit dello Stato!.
Sono inutili per la ripresa del Paese e aumentano solo il carico di spesa delle Famiglie e delle Imprese, ormai sottovuoto economico!!!
L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino FVG ( MDC FVG), sta proseguendo il monitoraggio dei prezzi con l’invito agli Utenti di segnalare, via mail, all’indirizzo osservatorio-prezzi@mdc.fvg.it, anomalie dei prezzi alla pompa indicando l’ubicazione dei Distributori e allegando una foto dei prezzi praticati qualora superiori alla media;
(*) (1,90 lire: finanziamento guerra di Etiopia del 1935 ; 14 lire: finanziamento crisi di Suez del 1956; 10 lire: finanziamento disastro del Vajont del1963 ; 10 lire: finanziamento alluvione di Firenze del 1966 ; 10 lire: finanziamento terremoto del Belice del 1968 ; 99 lire: finanziamento terremoto del Friuli del1976 ; 75 lire: finanziamento terremoto dell’Irpinia del1980 ; 205 lire: finanziamento guerra del Libano del 1983)