L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino FVG ( MDC FVG),nelle ultime due decadi ha ricevuto numerose segnalazioni, sollecitazioni e richieste di intervento da parte di propri associati e Consumatori friulani in relazione alla crescita dei prezzi più accentuata per i beni alimentari e maggior impatto dell’inflazione sulle famiglie meno abbienti, in particolare dalle comparazioni esperite in Alto Friuli “Tolmezzo” (v. all./pdf), si possono rilevare aumenti indiscriminati (raffronto tra alcuni Supermercati del Veneto con quelli di Eurospar di Tolmezzo, la cui presenza sul nostro territorio della Carnia è sicuramente preminente nella vendita dei generi alimentari e degli altri prodotti per la casa, e in questo confronto sono emerse delle differenze che si aggirano intorno al 40% a favore di Eurospar rispetto a Lidl e CCD “centro comm.le discount” con la conseguente progressiva diminuzione del potere d’acquisto,in base all’ultimo report dell’Istat, sceso addirittura del 3,7%!;
Il Pres. MDC FVG, R.G. Englaro, sottolinea che, a seguito delle denunce di speculazioni lanciate da Coldiretti, in ordine agli aumenti dei listini sulla pasta rincarata in media del 18,2% rispetto allo scorso anno, che, tuttavia, non sembrano giustificati dall’andamento delle quotazioni del grano, rendendosi necessario verificare cosa, nello specifico, determina incrementi così marcati dei listini, e se vi siano anomalie sul mercato tese a mantenere elevati i prezzi al dettaglio che potrebbero configurare l’ipotesi di cartello anti-concorrenza e la fattispecie di manovre speculative su merci, il Movimento Difesa del Cittadino FVG ha disposto al proprio Centro Giuridico MDC FVG l’incarico di redigere un’esposto all’Autorità per la concorrenza e alla Magistratura penale affinché accerti possibili illeciti sull’andamento dei listini al dettaglio,
in attesa che si definisca una posizione unitaria tra tutte le AA. CC. del CNCU, delle Aziende agricole e dell’Agroalimentare contro le speculazioni, ancorchè un intervento sulla GDO, ed il MIMIT/Governo diano corso al rafforzamento del ruolo e dei poteri del Garante dei prezzi nonchè alla costituzione della Commissione Alert Prezzi, affinchè avviino azioni concrete, per calmierare i listini al dettaglio e soprattutto contrastare le speculazioni che ancora oggi si registrano sul fronte dei prezzi, al centro come in periferia, prevedendo l’eliminazione dell’Iva dai prodotti alimentari di largo consumo!.
Tale risultato è raggiungibile – nell’ambito di applicazione della legge 231 del 2005 che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare – superando il punto debole della richiamata normativa, definendo quale sia il prezzo anomalo, ossia quella alterazione dei listini che dia il potere di intervento a Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate. Basterebbe definire una percentuale massima di ricarico tra un passaggio e l’altro della filiera, oltre la quale si cadrebbe nel prezzo anomalo e, quindi, in un illecito sanzionabile.
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Il Segretario reg.le di MDC FVG, Dino Durì, rimarca: si rendono indifferibili provvedimenti immediati affinchè i prezzi dei prodotti alimentari si abbassino e tornino ad essere calmierati e sostenibili per le Famiglie “in particolare quelle meno abbienti”, posto che per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva totale è pari a 2095 euro, di cui 910 solo per mangiare e bere. In media per una famiglia la mazzata è di 1750 euro, 735 per prodotti alimentari e bevande analcoliche. Il primato spetta sempre alle famiglie numerose con più di 3 figli con una batosta pari a 2550 euro, 1205 solo per nutrirsi e dissetarsi.
Oltre che un ricorso sempre più assiduo a offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza, abitudine adottata dal 52% dei Cittadini consultati al riguardo sul territorio con un’indagine a campione, con una media del 25%, un Consumatore ” in difficoltà” su quattro, compra meno prodotti alimentari e meno cibo, opta per marche più economiche e si rivolge più spesso ai Discount, ossia le difficoltà si traducono in rinuncia da parte delle Famiglie con una riduzione del consumo di carne e pesce, pari al -30% nel 2022 (settori in cui si nota anche uno spostamento verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati) ed una riduzione del consumo di frutta e verdura (che riguarda il 18,5% dei cittadini);
Numerosi rincari riguardano i prodotti alimentari al mese di Marzo 2023.
Aumenti su scala nazionale: Zucchero (prezzi in rialzo del 55% rispetto a un anno fa); riso +41,7%, il latte conservato +34,6%, olio di semi +31,4%, formaggi +28,9%, margarina + 28,4%, olio d’oliva +27%, +burro del 24,9%, pane confezionato + 24,1%. per latte fresco e uova +22% – gelati +21,3%, patatine fritte +20,4%, succhi di frutta +18,4% e insalata +18,2%.
lo Sportello SOS Consumer MDC FVG
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Tabelle camparative tra Marche GDO_generi alimentari_Tolmezzo_Marzo 2023_Osservatorio Prezzi_MDC FVG