L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino FVG ( MDC FVG),
dalla disamina dei dati Istat diffusi oggi, rileva che,il potere d’acquisto delle Famiglie è in forte calo “meno 3,7%” nel quarto trimestre 2022 rispetto al trimestre precedente nonostante i dati con cui lo stesso Istat evidenzia che il reddito disponibile delle Famiglie consumatrici è aumentato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi finali sono cresciuti del 3%, ma in termini nominali, non reali, per effetto della minore propensione al risparmio delle Famiglie consumatrici pari al 5,3%, meno 2% rispetto al trimestre precedente!
Pertanto, i Cittadini stanno intaccando i loro risparmi nel tentativo vano di mantenere il loro tenore di vita, ma la perdita del potere d’acquisto, il caro bollette e il costo della vita sempre più gravoso, avranno ripercussione sulla crescita della nostra economia; qualora il Governo non dovesse rivedere il decreto sulle bollette, ripristinando tutti gli aiuti introdotti dal Gov. Draghi almeno fino a che i prezzi di luce e gas non torneranno ai livelli pre-crisi del 2020, si impogono provvedimenti di carattere strutturale, come la scala mobile all’inflazione programmata, che consentano di adeguare gli stipendi al costo della vita.
Il Pres. MDC FVG, R.G. Englaro, sottolinea: la progressiva riduzione della capacità di acquisto dei cittadini, interessando generi primari come luce, gas, alimentari, oltre ad intaccare i risparmi, ingenererà una diminuzione dei consumi, con una sensibile riduzione della spesa!
Infatti, anche a febbraio le vendite registrano un crollo verticale in volume, con una contrazione su base annua del -3,5% a fronte di un aumento in valore addirittura del +5,8%, giacchè il calo dell’inflazione registrato nell’ultimo periodo è sostanzialmente dovuto alla riduzione delle tariffe energetiche, mentre i prezzi al dettaglio continuano a mantenersi a livelli troppo elevati incidendo sulla spesa dei consumatori.
Nel settore alimentare le vendite a febbraio sono precipitate del -4,8% in volume a fronte di un aumento in valore del 7,8%; al netto dell’inflazione, quindi, una famiglia con due figli ha ridotto la spesa alimentare per circa 375 euro annui, numeri che dimostrano la necessità di interventi da parte del Governo per calmierare i listini al dettaglio, rafforzare i poteri del Garante dei prezzi e della Commissione di allerta rapida sui prezzi e disponendo il taglio dell’Iva sui generi di prima necessità!
Il Segretario MDC FVG, Dino Durì, precisa:il prezzo del gas è ancora superiore del 6% rispetto a marzo 2021 e del 7,5% rispetto alla spesa annua del 2020.Il rischio oggettivo di far gravare sugli Utenti una ulteriore tassa celata da ca. 450 euro è strettamente subordinata alla decisione del Governo di ripristinare il 65% degli oneri di sistema in aprile e il 100% a partire da luglio, che a regime, comporterà un aggravio in bolletta di pari importo.
Giacchè i minori sconti decisi dal Governo sulle bollette del gas attraverso l’ultimo decreto teoricamente non dovrebbero avere nei prossimi mesi alcun effetto sulla spesa delle famiglie, in quanto i sistemi di riscaldamento saranno spenti, ma dovrebbero permanere le future riduzioni dei prezzi per compensare i minori sconti!
Secondo la ns. valutazione resta una decisione errata che per una famiglia tipo in regime tutelato il -13,4% significa spendere ca. 160 euro in meno su base annua, la spesa totale nei prossimi dodici mesi (dal 1° marzo 2023 al 29 febbraio 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti), pur non quantificando il ripristino degli oneri, resta alla cifra di 1040 euro, che sommati ai 635 della luce scattati ad aprile, determinano “una stangata complessiva pari a 1675 euro”.
Pertanto, bisogna ripristinare la sterilizzazione degli oneri di sistema anche per l’elettricità e prorogare il mercato tutelato almeno per tutto il 2024!.
lo Sportello SOS Consumer MDC FVG
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