L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino FVG ( MDC FVG),dalla disamina dei dati Istat diffusi il 22 u.s., rileva che, il ribasso dell’inflazione registrato a Gen. u.s. è dovuto al calo dei prezzi dei beni energetici regolamentati, che passano su base annua da +70,2% a -12%, ed il caro-prezzi continua purtroppo ad abbattersi sui Cittadini del ceto medio e delle fasce più deboli “meno abbienti” con l’inflazione che si accentua per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,5% a +8,9%) e gli alimentari continuano a mantenersi su livelli elevati (+12,6%)!.
Il Segretario MDC FVG, Dino Durì, precisa: tradotto in costi reali, significa che una Famiglia con due figli si ritrova a spendere +965 euro annui solo per il cibo, +710 euro la famiglia “tipo”; con un’inflazione al 10% significa una stangata pari a 3150 euro su base annua, ossia in media per una famiglia il rincaro è di 2510 euro. Il primato spetta sempre alle famiglie numerose con più di 3 figli con una scoppola pari a 3550 euro, 1150 solo per i prodotti alimentari!.
Dobbiamo rimarcare che, dall’ultima indagine a campione effettuata all’esterno di alcuni Supermercati del F.V.G., le rinunce che il caro prezzi porta nei comportamenti di spesa e consumo delle Famiglie la riduzione del consumo di carne e pesce, pari al -16,5% (settori in cui si nota anche uno spostamento verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); la riduzione del consumo di frutta e verdura (che riguarda il 25,75% dei Cittadini); oltre che la ricerca sempre più assidua di offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 52% dei Cittadini), acquisti presso discount!
Il Pres. MDC FVG, R.G. Englaro, sottolinea: resta prioritario ed ineludibile che il Parlamento rafforzi i poteri del Garante dei prezzi e della Commissione di allerta rapida sui prezzi, lavorando con le Associazioni dei consumatori per studiare le misure strutturali da intraprendere per calmierare i listini al dettaglio e soprattutto contrastare le speculazioni che ancora oggi si registrano sul fronte dei prezzi!
Ribadiamo la necessità che il Governo inserisca la questione prezzi come priorità della propria agenda, adottando tutte le misure utili a calmierare i listini al dettaglio e tutelare il potere d’acquisto dei Consumatori!
Partendo dai Carburanti: perchè ci si ostina a non imporre la determinazione del massimo di ricarico commissioni di intermediazione, nella misura percentuale che si riterrà più idonea, in tutti i passaggi della filiera dal Produttore alla raffinazione alla vendita?; tale risultato è raggiungibile mediante l’estensione dell’ambito di applicazione della legge 231 del 2005 che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare al settore dei carburanti!.
Contemporaneamente, sarebbe necessario superare il punto debole della richiamata normativa, definendo quale sia il prezzo anomalo, ossia quella alterazione dei listini che dia il potere di intervento a Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate. Basterebbe definire una percentuale massima di ricarico tra un passaggio e l’altro della filiera, oltre la quale si cadrebbe nel prezzo anomalo e, quindi, in un illecito sanzionabile.
lo Sportello SOS Consumer MDC FVG
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Ct._ Emergenza Prezzi e Costo della Vita al 23.02.2023_Osservatorio Prezzi MDC FVG