Il Pres. Reg.le di MDC FVG, R.G. Englaro: L’aumento dei tassi d’interesse di 50 punti base deciso ieri dalla Bce rappresenta un’ulteriore stangata per le Famiglie che hanno acceso un mutuo a tasso variabile; l’incremento del costo dei finanziamenti si aggiunge al caro-bollette e all’emergenza prezzi, aggravando le Famiglie in difficoltà in ritardo nei pagamenti delle rate; se l’aumento deciso dalla Bce dovesse essere traslato interamente sul mercato, l’Euribor salirebbe a quota 2,1% (quello a 1 mese), 2,5% quello a 3 mesi!.

Il Resp.le del settore Credito di MDC FVG, Agostino Atzori, precisa: considerando tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea negli ultimi mesi, con un mutuo a tasso variabile, di importo compreso tra i 100mila e i 150mila euro, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile salirebbe complessivamente tra i 140 e i 180 euro rispetto a quanto pagato nel 2021, con ripercussioni sulle Famiglie comprese tra i +1.650 e +2.150 euro all’anno.

Per far fronte agli aumenti futuri, Englaro ed Atzori sottolineano che, si possono mettere in atto la  rinegoziazione per ottenere la modifica delle condizioni del contratto con la banca che l’ha erogato “senza costi aggiuntivi“ ottenendo  l’aumento della durata del mutuo (ad es. da 15 a 30 anni), il passaggio da tasso variabile a tasso fisso (o viceversa), riduzione dello spread (il surplus che la banca aggiunge al tasso di riferimento;  la surroga che permette, invece, di trasferire “entro 30 gg. lavorativi” il proprio mutuo ad altra banca (a migliori condizioni) senza alcun costo ( la banca subentrante non può applicare costi per commissioni, istruttoria della pratica, perizia, accertamenti catastali, notaio o altro, sola eccezione l’importo della tassa per l’iscrizione della surroga del mutuo nei registri immobiliari “35 €.”, nonchè la polizza assicurativa può essere trasferita senza alcuna spesa, a discrezione del Contraente); ed infine, la sostituzione, ossia chiedendo alla propria banca un importo maggiore rispetto al mutuo residuo (il vecchio mutuo viene estinto e se ne sottoscrive uno ex-novo e di importo diverso) che prevede l’accollo delle spese di rito: oneri notarili, imposte, spese di istruttoria, perizie e polizze assicurative.

Da ultimo, Atzori precisa che se il mutuo originario è anteriore a febbraio 2007, si rende opportuno  valutare tutti i costi giacchè in caso di sostituzione va pagata anche una penale di estinzione anticipata, il cui ammontare varia dall’1 al 3% rispetto all’importo del mutuo!

Ad evitare il rischio oggettivo di scivolare in stato di sovraindebitamento è preferibile chiedere la surroga del mutuo a cui aggiungere un prestito per ottenere liquidità aggiuntiva.

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