Non ci sono i rimborsi per i risparmiatori coinvolti nel fallimento delle quattro banche – Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti – nel provvedimento varato nei gg. scorsi dal Consiglio dei Ministri, che ha approvato un decreto legge con misure urgenti per la riforma delle banche di credito cooperativo. Il decreto sul rimborso dei risparmiatori arriverà nei prossimi giorni in altri provvedimenti ad hoc, un decreto del presidente del consiglio e un decreto ministeriale.

Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Per i rimborsi alle persone che verranno riconosciute come truffate dall’arbitrato non c’è bisogno di un decreto legge, si tratta di aspettare il dpcm e il decreto ministeriale che sono sostanzialmente pronti e saranno presentati nei prossimi giorni“.

Il decreto legge varato ieri, spiega una nota di Palazzo Chigi, “contiene la riforma delle Banche di Credito Cooperativo (BCC) e il recepimento nella legislazione dell’accordo raggiunto con la Commissione Europea sullo schema di garanzia per agevolare le banche nello smobilizzo dei crediti in sofferenza”. Il pacchetto di misure “si inserisce nell’ampio disegno di ristrutturazione del sistema bancario italiano con l’obiettivo di rafforzarlo, renderlo più resistente agli shock, mettere gli istituti nelle condizioni di finanziare adeguatamente l’economia reale e quindi favorire la crescita e l’occupazione”. Fra i principali punti della riforma del settore del credito cooperativo, si prevede l’obbligo per le BCC di “aderire ad un gruppo bancario cooperativo che abbia come capogruppo una società per azioni con un patrimonio non inferiore a 1 miliardo di euro.L’adesione ad un gruppo bancario è la condizione per il rilascio, da parte della Banca d’Italia, dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria in forma di banca di credito cooperativo. La Bcc che non intende aderire ad un gruppo bancario, può farlo a condizione che abbia riserve di una entità consistente (almeno 200 milioni) e versi un’imposta straordinaria del 20 per cento sulle stesse riserve. Non può però continuare ad operare come banca di credito cooperativo e deve deliberare la sua trasformazione in spa. In alternativa è prevista la liquidazione”.

La mancata previsione dei criteri per i rimborsi dei risparmiatori delle quattro banche ha sollevato però la protesta delle AA.CC., che temono il rinvio alle “calende greche” dei risarcimenti.

Con la decisione di oggi, i Risparmiatori sono doppiamente beffati: prima hanno perso tutti i propri risparmi a seguito della decisione del Governo, ora sempre per colpa del Governo vedono rimandata chissà a quando la possibilità di ottenere indennizzi!!!.

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