La riforma delle tariffe dell’energia elettrica, presentata ieri sera dall’Autorità per l’energia, ha fatto discutere parecchio le Associazioni dei consumatori già durante la sua elaborazione. Le Associazioni, infatti, sono state consultate più volte dall’Autorità e molte di loro hanno espresso forti dubbi sulla riforma, denunciando aumenti ingiusti per gli utenti che consumano meno e pesanti prenalizzazioni per chi ha investito nelle rinnovabili, installando un impianto fotovoltaico o dei pannelli solari. Oggi continuano le proteste da parte delle Associazioni dei consumatori. Secondo le AA.CC. ad andare in scena è una sorta di “tela di Penelope”: mentre a Parigi – Cop. 21 – i Capi di Stato lavorano per rendere più efficienti, risparmiosi e sostenibili i sistemi energetici mondiali, a Roma Governo e Autorità per l’Energia si adoperano per disfare ciò che di valido esiste nel sistema energetico italiano: la tariffa progressiva. Un premio all’efficienze energetica e all’equità sociale!!.
Eliminando la progressività degli oneri di rete e di sistema e spostando gli oneri dalla componente variabile a quella fissa si riduce drasticamente la convenienza al contenimento dei consumi, all’efficienza energetica e all’autoconsumo da fonte rinnovabile. Contrariamente a quanto sostenuto dall’Autorità, verrà premiato chi consuma di più, in quanto gli oneri di rete sarebbero pagati in ogni caso, indipendentemente dal consumo stesso!. L’impatto della riforma si scaricherà sulle Famiglie più povere. Gli aumenti a regime potranno sfiorare gli 80 euro annui!!.
Magra consolazione la revisione del bonus energia, anche perché sono ancora eccessivamente restrittivi i limiti per accedervi e troppo scarsa l’informazione circa tale opportunità. Infatti dei 3,5 milioni di Famiglie aventi diritto, solo 1 milione ne ha beneficiato. Le Associazioni dei Consumatori chiedono che da subito, contestualmente con l’entrata in vigore del nuovo sistema tariffario, ci sia una generale revisione del bonus energia, a partire dalla soglia ISEE, che va portata a 10.000 euro, innalzando la percentuale di riduzione della spesa fino al 50% e semplificando le procedure di accesso in modo da dare esecutività diretta alla rete dei CAF.
Se da un lato si eliminano gli scaglioni, figli dell’austerity anni ’70, che danneggiavano le Famiglie numerose, costringendole a pagare più del costo effettivo dell’energia, come se avere tanti figli fosse un privilegio da condannare, la riforma, però, è incompleta. Eliminare la progressività del prezzo dell’energia è condivisibile, ma vanno previsti aiuti per alcune categorie di Consumatori, incentivi ad aumentare l’efficienza energetica e disincentivi allo spreco di energia!!
Urge l’immediata e contestuale revisione del bonus sociale. Altrimenti le categorie più danneggiate da questa riforma saranno quelle degli anziani e dei pensionati sociali che, pur consumando pochissimo, finiranno per pagare più di prima. Inoltre, siano premiati i Consumatori più virtuosi che evitano gli sprechi!! Rispetto al bonus sociale, non basta quanto previsto dall’Authority. La platea degli aventi diritto e l’importo vanno ulteriormente ampliati. Governo e Parlamento devono rafforzare il bonus prima che entri in vigore la rivoluzione delle tariffe elettriche!!.