Le polemiche c’erano state all’inizio e non mancano ora che la manifestazione è agli sgoccioli: dove sono i Consumatori a Expo 2015? Le Associazioni dei Consumatori – nove in tutto – protestano infatti perché al convegno finale di Milano, un evento internazionale di due giorni organizzato dal Ministero della Salute, la voce dei consumatori è stata del tutto dimenticata. O meglio: è presente solo quella di Altroconsumo.
“Siamo alla frutta! L’Expo è cominciata male (dimenticando di coinvolgere i rappresentanti dei consumatori nella Carta di Milano) e finisce peggio”: questa la protesta delle Associazioni dei consumatori Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Movimento Difesa Cittadino, Udicon e Unione Nazionale Consumatori, secondo cui “nella manifestazione che sta per chiudere i battenti, dei Rappresentanti dei Consumatori non c’è neanche l’ombra o quasi!“.
Da domani e per due giorni ci sarà l’evento internazionale “Nutrire il pianeta, nutrirlo in salute” con un confronto sui temi della nutrizione voluto dal Ministero della Salute, che vedrà la partecipazione di 20 ministri della salute, 40 delegazioni provenienti da Paesi di tutto il mondo e più di sessanta relatori. Non ci sarà però il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, che pure avrebbe rappresentato appieno la voce e il ruolo dei consumatori. Ci sarò solo Altroconsumo.
Alla Conferenza internazionale in programma da domani, denunciano in una nota congiunta le associazioni, “il Ministero della Salute dimentica di invitare il CNCU, Consiglio Nazionale Consumatori Utenti“, organo previsto dal Codice del Consumo presso il Ministero dello sviluppo economico. Così è “con profonda amarezza” che le Associazioni dei consumatori “hanno dovuto prendere atto che nel programma il piccolo spazio destinato alla voce dei cittadini è stato riservato a un solo rappresentante dell’associazione Altroconsumo: ‘tale designazione non è stata in alcun modo condivisa con il CNCU e la circostanza lascia esterrefatti’. Anche perché – spiegano le Associazioni dei consumatori – non possiamo condividere che il rappresentante chiamato ad esprimere il pensiero dei consumatori italiani sia una organizzazione che sui temi alimentari si trova generalmente su posizioni largamente minoritarie in seno al CNCU”.
“A voler pensar male – concludono le Associazioni dei Consumatori – si potrebbe ritenere che l’investimento economico fatto da Altroconsumo nell’acquisto di spazi all’Expo alla Cascina Triulza (stranamente l’unica no-profit a poterseli permettere) sia stato ripagato da questa visibilità: ma che figura ci facciamo a livello internazionale se le posizioni italiane sono sostenute da una associazione in totale contrasto con il pensiero di chi difende i Consumatori italiani?“. Le associazioni hanno dunque deciso di inviare una lettera di protesta al Ministero della Salute, al Ministero dello Sviluppo economico e al Commissario Sala di Expo Milano 2015!!!.