Intese restrittive della concorrenza: è l’ipotesi che ha portato l’Autorità Antitrust ad avviare un’istruttoria nei confronti di otto società di autonoleggio a lungo termine e della loro associazione Aniasa. Si tratta di Ald Automotive Italia, Alphabet Italia Fleet Management, Arval Service Lease Italia, Europcar Italia, Hertz Italiana, Lease Plan Italia, Maggiore Rent e Win Rent. Nel 2014 il valore complessivo di questo mercato è stato di circa 5 miliardi di euro.
Spiega l’Antitrust: “L’istruttoria intende verificare se le imprese abbiano attuato un coordinamento delle rispettive strategie commerciali, attraverso uno scambio di informazioni sensibili. Si ipotizza anche un ruolo di coordinamento da parte dell’associazione di categoria Aniasa (Associazione nazionale industria dei servizi automobilistici e dell’autonoleggio)”. Per accertare tali circostanze, i funzionari dell’Antitrust hanno eseguito oggi una serie di ispezioni nelle sedi delle società interessate, con l’aiuto del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Se le contestazioni fossero confermate ci sarebbe “un’alterazione delle dinamiche competitive fra le maggiori imprese nel mercato del noleggio a lungo termine in Italia – spiega l’Antitrust – Queste condotte potrebbero essere il risultato di un’intesa orizzontale, sotto forma di accordo o di pratica concordata, per evitare un corretto confronto concorrenziale tra i vari operatori”.
L’istruttoria dell’Antitrust è scaturita da una denuncia anonima arrivata all’Autorità dalla quale emergerebbe che gli operatori attivi nel mercato del noleggio a lungo termine (NLT) “avrebbero dato vita ad un’intesa volta a coordinare il proprio comportamento attraverso lo scambio di informazioni sensibili realizzato per il tramite e con il contributo dell’Aniasa”, si legge nel provvedimento dell’Autorità, che spiega come il segnalante “sembrerebbe essere una società che negli anni si è avvalsa – essenzialmente per ragioni di carattere fiscale – di formule di noleggio a lungo termine di veicoli commerciali”. Si tratta di contratti nei quali le società di noleggio, a fronte di un pagamento, mettono a disposizioni dei clienti per un lungo periodo (dai 24 mesi fino a 60 mesi) veicoli da loro scelti ma che rimangono di proprietà della società di noleggio; ai clienti sono forniti servizi aggiuntivi quali la manutenzione e l’assistenza sul territorio nazionale, il pagamento dei bolli e dell’assicurazione e la gestione dei sinistri.
Spiega l’Antitrust in relazione alla denuncia: “Mentre in passato la società avrebbe riscontrato una certa competizione tra le società che offrivano servizi di NLT, di recente, sarebbe invece emerso un sostanziale allineamento tra le offerte delle società contattate non solo in materia di prezzi ma anche in merito alle altre condizioni contrattuali. In particolare, secondo il denunciante, l’uniformità avrebbe riguardato le condizioni commerciali per singola tipologia di autoveicolo (con variazioni del tutto insignificanti o con differenze compensate da altre previsioni che rendevano tutte le offerte sostanzialmente analoghe)”.
Scrive ancora l’Antitrust: “Il coordinamento delle rispettive condotte commerciali si sarebbe realizzato attraverso numerosi e regolari contatti tra le suddette imprese, anche con il contributo organizzativo dell’associazione di categoria Aniasa, durante i quali queste avrebbero reciprocamente scambiato dati ed informazioni sensibili, caratterizzate da un elevato livello di dettaglio (i.e.prezzi per categoria di veicolo e per tipologia di clientela)”. Da qui l’avvio dell’istruttoria.