Attivo lo Sportello dedicato agli ex soci Popolari Venete per istruire e presentare le domande alla Commissione Tecnica

Abbiamo percepito nelle ultime ore che le proposte siano state recepite dal sottosegretario al MEF, Alessio Villarosa, con delega alla gestione del FIR, sulla bozza del decreto presentato (vedi all/pdf), con l’intento precipuo di risolvere i punti critici rispetto ad un impianto basato sull’intento di un risarcimento generalizzato ai soci, vittime di un pregiudizio ingiusto, che non debba passare per il filtro della vendita truffaldina delle azioni, accertata da un Organismo arbitrale o da un Tribunale!

Il punto sulla dimostrazione delle violazioni massive dei doveri di trasparenza in capo ai Risparmiatori è stato risolto affidandola alla Commissione tecnica composta da 9 tecnici indipendenti “magistrati e arbitri”, secondo cui sono individuate con propria deliberazione, la quale individua anche il periodo temporale di riferimento…. facendo leva sul principio di urgenza sociale prevista dalle norme europee.

Con rif. all’art. 5 della bozza del decreto in esame, nel caso delle ex popolari venete, non quotate, si stabilisce che il prezzo di riferimento su cui fissare l’indennizzo è calcolato sul prezzo di riacquisto delle azioni determinato dall’assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio di esercizio in cui sono  intervenute le violazioni massive.
Risolvendo la questione del costo di acquisto che rischiava di rimandare a valori molto bassi per i soci storici ( fissati bollati di acquisto originario)!

Oltremodo, quanto pagato dai Risparmiatori quale “Affrancamento“ delle azioni (pagamento anticipato della tassa sulla plusvalenza), a nostro parere, deve essere restituito in quanto indebito arricchimento dell’Erario.

Aspetti di semplificazione riguardano l’art. 2 con cui si sancisce che i risparmiatori che possono accedere ai risarcimenti sono semplicemente i proprietrai degli strumenti finanziari delle banche in liquidazione saltando le distinzioni sugli eredi….
La documentazione utile a dimostrare il possesso delle azioni, oltre all’estratto libro soci, saranno anche gli estratti conto deposito titoli e le firme su deleghe e procure, oltre che dai notai, possono essere autenticate da sindaci, segretari comunali e cancellieri dei tribunali.

Le domande di accesso “in ritardo” non possono essere rigettate se i ritardi sono dovuti ai documenti che devono fornire le banche, Fondo interbancario di tutela e gestioni liquidatorie.
Tolta anche la parola “condizioni” legata all’accesso al Fondo, proprio perchè l’intento è che le violazioni massive degli obblighi di correttezza e trasparenza si sono perpetrati.
Di converso, sono finalmente partite, dopo una minuziosa istruttoria ed un’analisi del materiale probatorio durate quasi tre anni, le azioni legali nei confronti dei revisori dei conti delle (ex) popolari venete (KPMG per Popolare Vicenza e PWC per Veneto Banca).

Le gravi e molteplici irregolarità contenute nei bilanci delle (ex) popolari venete sono state ben illustrate nei verbali delle ispezioni delle Autorità di vigilanza e nei relativi provvedimenti sanzionatori.
Primi responsabili di tali gravi illeciti sono di certo i revisori dei conti che, nel tempo, hanno emesso relazioni senza mai muovere alcun rilievo a tali bilanci.
Abbiamo oggi raggiunto un significativo grado di certezza sul fondamento giuridico della nostra richiesta di risarcimento nei confronti dei revisori dei conti, le cui inadempienze e violazioni di legge sono molteplici, gravi, inescusabili e causalmente collegate agli acquisti dei titoli emessi dalle (ex) popolari venete.

A tali azioni possono prendere parte coloro che hanno acquistato azioni e/o obbligazioni convertibili e/o obbligazioni subordinate emesse da Popolare Vicenza e/o Veneto Banca a partire dal 2013 e coloro che hanno aderito agli aumenti di capitale lanciati da Popolare Vicenza e/o Veneto Banca nel 2013 e/o nel 2014.

Puntiamo quindi a replicare i tanti successi ottenuti in sede arbitrale e ad inchiodare i revisori dei conti alle loro responsabilità, ottenendone la condanna al risarcimento dei danni da sofferti dai Risparmiatori.

Coloro i quali intendono aderire a tali azioni possono rivolgersi allo Sportello del Movimento Difesa del Cittadino FVG dedicato agli ex soci delle Popolari Venete per istruire le domande presso la sede regionale di Viale Tricesimo 123 a Udine Tel. 0432 490.180 r.a., mettendo a disposizione dei Risparmiatori una casella mail dedicata per tutte le info necessarie: assistenza-azionisti-pop-venete@mdc.fvg.it

p. La Segreteria reg.le MDC FVG
( R.G. Englaro – A. Atzori)

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