Fari dell’Antitrust puntati sul mercato dei gelati industriali: l’Autorità ha aperto un’istruttoria su Unilever, società titolare del marchio Algida, per verificare se abbia messo in atto condotte abusive nel mercato dei gelati industriali, cosiddetti “da impulso”, cioè monodose e a consumo immediato. Il dubbio è che Unilever abbia adottato un sistema contrattuale che prevede esclusive, sconti e compensi in grado di fidelizzare i punti vendita, così da ostacolare l’accesso dei concorrenti nel mercato.
Per ricostruire correttamente i fatti e accertare queste ipotesi, i funzionari dell’Antitrust hanno eseguito ieri una serie di ispezioni nella sede principale della società a Roma, e presso alcuni concessionari di zona, coadiuvati dai militari del Nucleo speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza.
L’autorità ha quindi deciso di avviare un’istruttoria, sua segnalazione di un piccolo operatore che produce “ghiaccioli”, volta ad accertare se Unilever Italia Mkt. Operations s.r.l. abbia adottato un sistema contrattuale che prevede esclusive, sconti e compensi in grado di fidelizzare i punti vendita, così da ostacolare l’accesso dei concorrenti nel mercato. Con un fatturato consolidato di 1.405 milioni di euro in Italia (2013) e la titolarità del marchio “Algida”, tradizionalmente presente sul mercato e sostenuto da massicce attività promozionali e pubblicitarie, Unilever detiene la leadership nel mercato del gelato industriale “da impulso”. Il procedimento dell’Antitrust dovrà concludersi entro il 3 giugno 2016.