Un’altra Difesa è possibile. E da qualche giorno è anche più vicina, perché è stata depositata alla Camera dei deputati la legge di iniziativa popolare per la Difesa civile, non armata e non violenta, promossa dalla campagna. Il primo passo formale dunque è stato fatto: le 50 mila firme necessarie per la presentazione della legge sono state consegnate da una rappresentanza del comitato promotore, dopo la raccolta delle adesioni fatta in tutta Italia da associazioni, gruppi, movimenti delle principali Reti del mondo pacifista, nonviolento, disarmista e del servizio civile.
A consegnare le firme sono stati i rappresentanti delle sei Reti promotrici: Rete Italiana per il Disarmo, Rete della Pace, Tavolo interventi civili di pace, Conferenza nazionale degli Enti di Servizio Civile, Forum nazionale Servizio Civile, Campagna Sbilanciamoci! “Di fronte alla drammatica crisi economica e sociale del Paese, che sostanzialmente non ha sfiorato lo strumento militare, vogliamo fare un passo in avanti, promuovendo congiuntamente la Campagna per il disarmo e la difesa civile, lanciando la proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta – si legge nel sito dedicato alla campagna – Si tratta di dare finalmente concretezza a ciò che prefiguravano i Costituenti con il ripudio della guerra, e che già oggi è previsto dalla legge e confermato dalla Corte Costituzionale, cioè la realizzazione di una difesa civile alternativa alla difesa militare, finanziata direttamente dai cittadini attraverso l’opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi”.
La legge, che prevede l’istituzione di un Dipartimento per la Difesa civile, non armata e non violenta, vuole dare piena attuazione agli articoli 11 e 52 della Costituzione (ripudio della guerra e difesa della patria affidata ai cittadini) e avviare nel Paese una politica di difesa della popolazione, del territorio, delle istituzioni: il servizio civile, la protezione civile, i corpi civili di pace e un Istituto di ricerche sulla pace ed il disarmo, sono gli elementi centrali della proposta legislativa. “In attesa che gli uffici della Camera dei Deputati controllino la validità e la sufficienza delle firme raccolte – ha dichiarato Mao Valpiana, coordinatore della Campagna e presentatore della Legge – chiediamo che fin da subito Deputati e Senatori la possano fare propria, avviando il dibattito sulla necessità che anche nel nostro Paese venga riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare”.