L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino FVG ( MDC FVG),dalla disamina dei prezzi di beni e servizi, ha aggiornato il consueto studio sul costo dei trasporti durante il periodo pasquale, confrontando i prezzi per un viaggio nel weekend di Pasqua (18-22 aprile 2025) con quelli di un weekend ordinario (21-24 marzo 2025).

I risultati confermano aumenti significativi su tutte le principali tratte. In particolare – spiega l’associazione – i costi dei viaggi in Treno aumentano mediamente del +51%, con picchi fino al +98% (Milano-Firenze). Non va molto meglio a chi decide di prendere un VOLO: i costi delle tratte nazionali aumentano del +60% (con un picco del +92% per la tratta Milano-Palermo) e quelli dei Voli Internazionali del +41%.

Il Viaggio in Pullman risulta ancora il più economico, ma è quello che registra i rincari più elevati. Mediamente i biglietti monitorati aumentano del +86%, l’aumento più elevato si registra sulla tratta Roma-Napoli, che a Pasqua ha una tariffa più elevata del +92% rispetto a una qualunque settimana di marzo.

Il Pres. MDC FVG, R.G. Englaro: abbiamo chiesto un intervento urgente delle Autorità competenti per garantire un accesso equo alla mobilità e arginare la speculazione sui prezzi dei trasporti in occasione delle festività. In tal senso, come già fatto per le festività natalizie, segnaleremo questi aumenti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e all’Autorità dei Trasporti, per verificarne la correttezza e individuare le possibili misure di tutela per i Consumatori!.

Il Segretario MDC FVG, Dino Durì, la definisce una Pasqua amara, con caro Cacao e crisi del Burro che pesano sui dolci pasquali e le stime già dicono che i rincari sfioreranno il 30% per le uova di Pasqua, mentre i listini delle colombe segnano più 21%. Rincarano i dolci di gamma medio alta ma anche quelli più gettonati per i bambini, e salgono i prezzi delle uova che hanno in licenza cartoon e serie tv

Colpite da incrementi dei listini anche le Uova di Cioccolato destinate ai più piccoli, con aumenti che partono dal +8,3% per il classico “Kinder Gran Sorpresa” da 150 grammi (il cui prezzo stabilito dal produttore passa dagli 11,99 euro del 2024 agli attuali 12,99 euro) e arrivano al +33% per le marche che hanno in licenza loghi legati ai bambini (società sportive, cartoni animati, bambole, serie tv, ecc.)”.

Colombe per le marche più commercializzate in Italia i rincari sono nell’ordine del +21% rispetto allo scorso anno. Se però il prezzo della colomba classica sale, a seconda della marca e del punto vendita, tra il +6% e il 9% rispetto allo scorso anno, quelle farcite al cioccolato (con gocce di cioccolato, glasse o creme al cacao) segnano aumenti più pesanti, tra il +18% e il +36%.

Le Quotazioni del Cacao hanno raggiunto il record di 12mila dollari la tonnellata a fine 2024, e viaggiano attualmente attorno agli 8mila dollari, contro i 2.900 dollari del marzo 2023, con un incremento di oltre il 175% e impatti diretti sui prezzi al dettaglio di tutti i prodotti a base di cacao. Anche il burro, materia prima base della colomba, ha registrato incrementi astronomici, pari al +83% su base annua secondo gli ultimi dati della Commissione Europea, con le quotazioni che hanno superato gli 8.300 dollari a tonnellata.

I prezzi dei beni alimentari e bevande analcoliche accelerano la corsa al rialzo e segnano a marzo un aumento medio del +2,6% su base annua; tensioni anche sul fronte delle uova, i cui prezzi aumentano del +4,4% su anno, al pari della carne bovina (+3,6% la carne ovina e caprina); formaggi e latticini salgono del 4,2%, +4,3% la verdura fresca, il caffè costa in media il 19,5% in più del 2024,+7,9% le bevande analcoliche!.

Le Famiglie continuano a operare tagli e rinunce: riducendo il consumo di carne e pesce (-18,5%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); tagliando i consumi di frutta e verdura (-3,4%); ricercando sempre più assiduamente offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 62% dei Cittadini); rivolgendosi più di frequente ai Discount (+16,8%)”.

I dazi statunitensi potrebbero poi avere un impatto sui Consumatori attraverso un’ulteriore aumento dei prezzi dei prodotti sul mercato interno per compensare in qualche modo le perdite sul mercato americano, considerato l’andamento dei prezzi al dettaglio degli ultimi anni.

Secondo l’Osservatorio Prezzi MDC FVG si stimano rincari fino al 10-12 per cento per olio extravergine d’oliva e vino di fascia medio-alta, un aumento tra il 5 per cento e l’8 per cento per pasta e formaggi stagionati, e fino al 15 per cento per capi di abbigliamento e calzature di marchi italiani esportati anche negli USA. Per quanto riguarda i prodotti farmaceutici, la pressione sui margini delle aziende potrebbe portare a una razionalizzazione delle linee commerciali, con minore disponibilità di alcuni farmaci o aumento dei prezzi di fascia libera.

Il Pres. MDC FVG: ci sono poi i problemi legati all’Italian Sounding, con la possibile “spinta” verso la diffusione di imitazioni di prodotti made in Italy. Governo e Commissione UE devono adottare misure tempestive per proteggere le Imprese e i Consumatori!. Proponiamo la tutela del Made in Italy implementando campagne di sensibilizzazione e misure contro l’Italian Sounding, la difesa dei Consumatori monitorando l’andamento dei prezzi e prevenendo speculazioni che possano penalizzare le famiglie!

lo Sportello SOS Consumer MDC FVG

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Ct._Caro Pasqua 2025_Osservatorio Prezzi MDC FVG

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