L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino (MDC FVG) in relazione all’analisi delle voci di spesa con cui le Famiglie dovranno fare i conti che riguardano le bollette (su cui pesa fortemente il rialzo di luce e gas previsto per il IV trimestre dell’anno), la TARI, le spese per il riscaldamento, il materiale scolastico, ancorchè la spesa per alimentari e benzina i cui costi sono aumentati non sempre in maniera giustificata, ha computato una stangata autunnale pari a 2.855 euro, ben 250 euro in più rispetto all’autunno 2022 (in cui già era iniziata l’ondata di rincari) che metterà in ginocchio molti nuclei famigliari “in specie quelli monoreddito, con mutuo I°casa, ect.” e, già duramente provati dagli aumenti e dal forte calo del proprio potere di acquisto!.
Per questo il Governo non si deve limitare a rinnovare anche per il quarto trimestre la riduzione dell’Iva sul gas al 5%, ma deve anche rimettere almeno parte degli sconti sugli oneri di sistema tolti da aprile; urge poi rinviare la fine del mercato tutelato, prevista per il 10 gennaio 2024!.
Il Segretario MDC FVG, Dino Durì, precisa: i dati Istat sul commercio al dettaglio sono l’ulteriore conferma di un trend negativo che, nell’ultimo anno, sta dissipando i bilanci delle Famiglie – le quali per effetto dell’inflazione sono costrette a spendere di più e a comprare di meno, anche a scapito della qualità e della propria salute!!. I Consumatori, infatti, cercano di risparmiare sugli acquisti di tutti i giorni e sui beni di prima necessità prediligendo i discount (+10,5%) e la grande distribuzione (+5,5%) segno che il disagio sociale si fa sempre più crescente!.
Traducendo in euro il calo dei volumi consumati rispetto a un anno fa, le spese alimentari per una Famiglia media scendono su base annua di 265 euro a prezzi del 2021, quelle non alimentari di 690 euro, per un totale di 955 euro.
Il Pres. MDC FVG, R.G. Englaro, sottolinea: nella situazione di marcata difficoltà in cui si trovano le Famiglie, per 1 su 5 in F.V.G., questi costi saranno insostenibili!. Specialmente per chi deve fare i conti anche con il rialzo delle rate sui Mutui!! Gli appelli alla moderazione dei prezzi non sono sufficienti a ridurre l’escalation dei costi – servono azioni concrete per garantire un reale recupero del potere d’acquisto.
Il Governo deve adottare misure in grado di sostenere le Famiglie e contenere i rincari, attraverso le seguenti azioni:
– riduzione delle accise sui carburanti e ripristino dei crediti d’imposta e degli sconti sugli oneri di sistema di luce e gas, visto che queste voci, essendo costi di distribuzione e di produzione di tutte le Imprese, hanno poi effetti moltiplicativi a cascata su tutti i prezzi dei beni finali, a cominciare dai prodotti alimentari;
– la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo e la riforma delle accise e degli oneri di sistema sui beni energetici e carburanti;
– la costituzione di Comitati di sorveglianza sui prezzi a livello territoriale con la partecipazione delle Associazioni dei Consumatori;
– con la Commissione di allerta rapida, si costruisca un paniere con prodotti di largo consumo vero e che non si lasci invece libertà di scelta, dietro la strumentalità della libera concorrenza, alle singole Catene distributive;
– l’aumento dei poteri di indagine e di sanzione di Mr. Prezzi;
– la reintroduzione della sterilizzazione degli oneri di sistema sull’energia elettrica;
– il rafforzamento dei bonus (energia, gas e idrico) sia per gli utenti fragili che a basso reddito, allargandone la platea e rendendo più significativo il sostegno.
Le risorse per tali misure sono da ricercare attraverso una seria azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, nell’introduzione di una tassazione strutturale progressiva sugli extraprofitti delle Imprese operanti in diversi settori (energetico e farmaceutico, per citarne alcuni), nonché nell’applicazione di una forma di imposta di bollo aggiuntiva che colpisca le transazioni finanziarie e quelle commerciali BtoB quando i valori transati subiscano un aumento superiore a una certa soglia percentuale rispetto al periodo di riferimento precedente.

All.: c.s. “scheda aumenti per settori merceologici”

Ct._Caro Vita 2023_Aumenti Prezzi e Tariffe al 30.08.2023_Osservatorio MDC FVG

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