L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino FVG ( MDC FVG),
dalla disamina analitica dei prezzi, ha rilevato che i listini di colombe pasquali e uova di cioccolato hanno subìto un’aumento medio rispetto lo scorso anno del +31,5%, con punte del +73,2% in alcuni Supermercati per quella classica, è più segnatamente:
– colombe farcite (limone, cioccolato, pistacchio, ecc.) gli aumenti variano da un minimo del 20,2% a un massimo del 60,5%
– colombe industriali di fascia bassa dai 2,40 euro del 2022 (la confezione da 750 gr) agli attuali 2,99 euro, con un aumento del +25%
– colomba classica da 1kg sale dai 4,95 euro (2022) ai 7,85 euro, con un rincaro del +58,5%.
– ramo di Pasqua di cioccolato (da 750 gr) + 62,3%, dai 4,30 euro (2022) agli attuali 6,90 euro.
– uovo di Pasqua +15,2% media ponderale rispetto al 2022 con punte del +42% per alcune linee dedicate ai bambini e legate a personaggi dei cartoni animati [ uovo “Gran sorpresa” da 150 gr passa in molti supermercati da 8,99 euro del 2022 ai 9,99 euro di oggi (+11,1%); per le uova più grandi (365 gr) i listini salgono dai 10,49 euro dello scorso anno agli attuali 14,90 euro (+42%)]
– prezzo zucchero è aumentato del 54,9% su base annua, il burro del 25,5%, la farina del 17,6%, le uova da “allevamenti da terra” del 29% e il cacao del 12,2% nonostante siano diminuiti i prezzi al’ingrosso di due ingredienti usati in molte ricette di Pasqua:il burro (-38%) e la farina 00 (-9%), come conseguenza dei ribassi delle rispettive materie prime, latte e grano tenero, sia in Italia che sui mercati esteri
– agnelli da carne sono aumentati del 5% rispetto al 2022
Il Segretario MDC FVG, Dino Durì, precisa: in questi giorni stanno partendo in alcune catene di supermercati le offerte su diversi prodotti in assortimento con sconti del 20-35% su una parte molto ampia dell’assortimento. Mentre, solo 3 Famiglie su 10 andranno in vacanza “breve” ( si riduce il numero di notti fuori casa, che passa da una media di 4,7 notti della Pasqua 2022 alle 3,6 notti del 2023) ed il 48% ha deciso di ridurre la spesa a causa dei maggiori costi ( aumento medio del 12% su 2022) e chi non partirà per Pasqua, il 58% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 18,5% per motivi familiari e un altro 15% perché intende organizzare un viaggio in altro periodo.
Gli ultimi dati Istat ci dicono infatti che i prezzi dei biglietti aerei per i voli nazionali sono aumentati del 71,5% rispetto al 2022, quelli internazionali segnano del 59%. I pacchetti vacanza costano il 14,7% in più, mentre dormire in albergo è più caro del 13,3%, +7% i villaggi vacanza.
Cenare fuori costa mediamente il 7,3% in più.
I prezzi dei carburanti tornano da 2,210 euro a 2,299 al litro “benzina” e da 2.138 al Lt. A 2,299 “gasolio” in autostrada A4, comunque inferiori a quelli di altre tratte autostradali A1 Milano-Napoli dove la benzina arriva a costare 2,449 euro/litro, 2,349 euro il gasolio, mentre sulla autostrada A13 Bologna-Padova si spendono 2,399 euro/litro per la verde, 2,456 euro/litro per il diesel. Sulla A22 Brennero-Modena un litro di benzina costa fino a 2,439 euro, il gasolio 2,389 euro.
Il Pres. MDC FVG, R.G. Englaro, evidenzia: ancora una volta i prezzi dei carburanti tornano ad impennarsi proprio nelle festività comandate ed il prezzo della benzina costa oggi il 6,5% in più, con un aggravio di spesa pari a quasi 6 euro a pieno da ultimo; non solo, i prezzi dei biglietti aerei sono aumentati virtiginosamente quelli più economici acquistati online, di alcune tratte italiane ed estere, infatti dall’indagine emerge che prenotando il volo nel periodo pasquale con le 3 Compagnie aeree più economiche Ryanair, EasyJet e Ita Airways si arriva a spendere, in media, il 250% rispetto a viaggiare 15 giorni prima della Pasqua!
A fronte dei prezzi spropositati e iniqui che continuano a essere applicati per i voli verso la Sicilia e la Sargegna, è stato investito l’Antitrust affinchè adotti con urgenza un provvedimento cautelare, per accertare la sussistenza di possibili distorsioni del corretto funzionamento dei meccanismi concorrenziali e l’eventuale abuso di posizione dominante da parte delle compagnie aeree, che appare ormai evidente L’abuso si realizza nel momento in cui vengono imposti, direttamente o indirettamente, prezzi di acquisto a condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose
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