L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino (MDC FVG) ha stimato le spese cui dovranno andare incontro i proprietari di Abitazioni, se, secondo la posizione del PE, gli edifici residenziali dovranno raggiungere, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033: in base alla Direttiva sulle case green, il costo medio di ristrutturazione va dai 30mila e ai 50mila euro ad abitazione e la Direttiva UE rischia di determinare anche uno sconquasso nel mercato immobiliare, portando ad una svalutazione fino al 30/35% del valore degli immobili non oggetto di lavori di riqualificazione.

Precisiamo che gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche (ad esempio sotto forma di lavori di isolamento o rinnovo dell’impianto di riscaldamento) dovranno essere effettuati al momento dell’ingresso di un nuovo inquilino, oppure al momento della vendita o della ristrutturazione dell’edificio.

Il Pres. MDC FVG, R.G. Englaro, sottolinea: il quadro normativo in evoluzione dovrà porre basi solide agli incentivi volti a favorire la nascita delle comunità e la transizione verso le rinnovabili: il decreto del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sugli incentivi in attesa del via libera europeo, la misura PNRR sul finanziamento delle CER e il DLGS 199/21 art.31 che contempla la partecipazione alle comunità energetiche rinnovabili di tutti i Consumatori, anche quelli a basso reddito e vulnerabili, attraverso la previsione di misure e di un Fondo specifico che consenta loro un’effettiva partecipazione ai progetti di efficientamento energetico, e la possibilità di produzione di altre forme di energia per interventi di domotica e di efficienza energetica;
il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU) ha presentato il 15/03 c.a. un progetto al Governo nell’ambito dell’evento “Consumatori e Transizione Energetica”, una proposta innovativa volta alla promozione della transizione energetica e delle comunità energetiche rinnovabili (CER), attraverso l’istituzione di 500 sportelli in tutta Italia, dislocati presso le sedi territoriali delle associazioni dei consumatori, che avranno il compito di creare una “rete” e realizzare campagne informative per i Cittadini, svolgere attività di formazione per creare Professionisti e Amministratori, e facilitare la nascita di Associazioni tra Cittadini, piccole/medie Imprese, Attività commerciali e Pubbliche Amministrazioni allo scopo di autoprodurre e scambiare energia prodotta da fonti rinnovabili.

Il Segretario MDC FVG, Dino Durì, rimarca che, i piani nazionali di ristrutturazione devono prevedere regimi di sostegno contro la povertà energetica, per facilitare l’accesso alle sovvenzioni e ai finanziamenti, fondamentali per accelerare il percorso di decarbonizzazione e di efficientamento energetico del settore edilizio, in particolare di quello residenziale, attraverso interventi di riqualificazione energetica, ristrutturazione e rigenerazione urbana degli edifici non più rimandabili e che permetteranno sia un miglioramento della classe energetica sia un risparmio in bolletta per le famiglie

Il Resp.le settore Ambiente MDC FVG, Silvio Reginato, precisa che, gli interventi di riqualificazione energetica previsti dall’UE riguarderanno il cappotto termico, la sostituzione degli infissi, le nuove caldaie a condensazione e i pannelli solari. Lavori che hanno costi molto diversificati a seconda della tipologia dei materiali scelti e dell’ubicazione territoriale degli edifici;

il cappotto termico, ad esempio, ha un costo medio compreso tra i 160 e i 380 euro al metro quadrato, mentre per gli infissi la spesa varia in media da 8 a 16mila euro. Per una nuova caldaia a condensazione, considerata una abitazione da 100 mq, la spesa va dai 3mila ai 4,5mila euro, il doppio se la caldaia è ibrida e con pompa di calore. Per un impianto fotovoltaico da 3 kW la spesa da sostenere è di circa 7.000-10.000 euro, a seconda del tipo di pannelli fotovoltaici utilizzati.
Oltremodo con il rischio oggettivo di possibili speculazioni legate alla corsa alle ristrutturazioni, come già avvenuto per il Superbonus, con rincari dei listini per prezzi e tariffe di materiali, componentistica, installazioni, ditte specializzate, che farebbero incrementare ulteriormente il conto per le Famiglie.
Con l’aumento dell’inflazione e, in particolare, con i rincari dei beni di largo consumo, oltre a quelli energetici e dei carburanti, è quanto mai urgente l’avvio in tempi brevi dei lavori della neonata Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi presso il Garante per la sorveglianza dei prezzi di prodotti e servizi in seno al MIMIT “ex MISE”!

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