Al 16 giugno 2022 le domande complessivamente valutate dalla Commissione Tecnica sono n. 137.698 pari al 95% di quelle complessivamente pervenute per un controvalore di oltre euro 918 mln. in particolare sono state valutate:
il 99% delle domande afferenti alla procedura forfettaria;
il 68% delle domande afferenti alla procedura ordinaria.

Per le domande valutate sono stati disposti pagamenti per un controvalore di euro 901 mln, riferiti principalmente agli strumenti finanziari dei seguenti istituti bancari: banca popolare di vicenza, veneto banca, banca delle marche e cassa di risparmio di ferrara.
ad oggi, tuttavia, risulterebbe che non tutti i risparmiatori che hanno inviato domanda di accesso al f.i.r. abbiano effettivamente ottenuto l’indennizzo, fissato in una somma pari al 30% della somma spesa per l’acquisto delle azioni – e al 95% per le obbligazioni subordinate – emesse dalle banche, poi andate in liquidazione, fino ad un massimo di 100.000 euro.

Infatti, delle 144.245 domande di accesso al FIR, circa 4.000 risulterebbero, ad oggi, ancora in fase di istruttoria.

Oltre a ciò, risulta che la somma stanziata e pari a 1.575 milioni/euro sia stata utilizzata solo in parte, residuando, ad oggi, la somma di circa 500 milioni/euro.

Per tale motivo, le associazioni dei risparmiatori, già componenti della cabina di regia istituita presso il ministero dell’economia e delle finanze, ai fini dell’elaborazione della legge in materia di indennizzi ai risparmiatori, forti delle rassicurazioni fornite in campagna elettorale dai rappresentanti dei partiti e dei movimenti politici, sollecitano il governo e la politica tutta a portare a termine il lavoro iniziato nel 2018 e, quindi, a:
(1) intervenire presso c.o.n.s.a.p. s.p.a. al fine di velocizzare e portare a termine l’esame delle domande di accesso al f.i.r. ad oggi ancora in fase di istruttoria, procedendo quindi alla corresponsione dell’indennizzo;
(2) intervenire in via legislativa al fine di dirimere la situazione di quei risparmiatori che, nella propria domanda di accesso al f.i.r., hanno commesso errori in ordine alla dichiarazione circa il proprio patrimonio e/o reddito, non venendo, per ciò solo, ammessi alle prestazioni del f.i.r., e/o hanno commesso errori materiali, ottenendo un indennizzo inferiore rispetto a quanto previsto per legge.
il diritto di tali risparmiatori ad essere riammessi alle prestazioni del f.i.r. e/o ad ottenere l’indennizzo nella misura prevista dalla legge è già stato sancito da diversi t.a.r., tra cui quelli del lazio e del friuli venezia giulia;
(3) stabilire, come del resto già previsto dalla legge 30-12-2018 n. 145, art. 1, commi 496 e 497, che la somma residua e pari a circa 500 milioni/euro venga distribuita, terminato l’esame delle domande di accesso al f.i.r. ad oggi ancora in fase di istruttoria e proceduto quindi alla corresponsione dell’indennizzo, tra i risparmiatori che hanno avuto accesso al f.i.r..;
(4) intervenire in via legislativa al fine di dirimere la situazione di quei risparmiatori la cui domanda di accesso al f.i.r. è stata rigettata poiché gli stessi avevano già percepito, all’esito di procedimento avanti il giurì bancario e/o l’arbitro per le controversie finanziarie, un indennizzo pari a quello che sarebbe stato riconosciuto all’esito della domanda di accesso al f.i.r.;
anche a tali risparmiatori andrà riconosciuta l’ulteriore somma a titolo di indennizzo di cui al precedente punto (3);
(5) convocare il tavolo tecnico, in precedenza istituito presso il ministero dell’economia e delle finanze, allo scopo di affrontare i temi surichiamati ed altre varie questioni in tale materia.

Frattanto, si invitano gli Assistiti, che hanno ricevuto il bonifico Consap, a voler comunicare – via mail – a  sportello-assistenza-fir@mdc.fvg.it   l’importo accreditato e la causale,  per una verifica in ordine alla congruità della somma percepita rispetto all’istanza depositata alla Segreteria Tecnica FIR, nonchè per uso statistico ed archivio interno ( restano esclusi coloro che vi hanno già adempiuto!).

MDC FVG continuerà’ a monitorare l’andamento dei lavori FIR e la tutela del risparmio, affinchè i propri associati-assistiti possano -a breve- recuperare una parte delle perdite finanziarie maturate con l’indennizzo forfettario, nell’attesa di poter ottenere il risarcimento del danno patito -in sede giudiziale- quali ricorrenti con le azioni collettive  pendenti presso i Tribunali di Vicenza e di Treviso.

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