“A causa dell’elevato numero di richieste, dovuto all’evento eccezionale legato al diffondersi della pandemia da Covid-19, i tempi di gestione potranno essere più lunghi del previsto. I colleghi stanno lavorando per rispondere alle richieste arretrate nel minor tempo possibile. Ci scusiamo per il disagio” – questa la risposta automatica che migliaia di clienti Alitalia stanno ricevendo da settimane dopo aver inoltrato la richiesta di rimborso o voucher per i voli cancellati a causa dell’emergenza COVID-19 e non solo.

Il Movimento Difesa del Cittadino sottolinea la gravità della situazione: <<Centinaia di clienti infuriati ci stanno chiedendo di intervenire su Alitalia per il grave ritardo nell’ erogazione dei voucher o per la restituzione dei soldi spesi per i voli cancellati  o riprogrammati con la causale emergenza coronavirus usata con troppa leggerezza sin dal 17 febbraio, come emerso nell’inchiesta portata avanti dall’Antitrust dopo le denunce delle Associazioni dei consumatori>>.

Comprendiamo le difficoltà finanziarie dell’ex compagnia di bandiera che a breve riceverà altri 199,45 milioni di aiuti pubblici, chiarisce l’Associazione, ma 86 milioni di euro ancora da rimborsare ai clienti (secondo le ultime stime comunicate a Giugno alle Commissioni Trasporti di Camera e Senato) sono una cifra enorme e per certi aspetti inspiegabile, se non con l’aver venduto biglietti sottovalutando l’impatto della pandemia e contando nel contempo sull’ eliminazione del diritto al rimborso stabilita dal Governo nel decreto Cura Italia di Marzo, poi rivista dopo che i Commissari Europei alla Giustizia ed Trasporti Didier Reynders e Adina Valean hanno minacciato lo Stato Italiano di una procedura di infrazione per la violazione dei diritti dei passeggeri.

Il Regolamento CE261/04 stabilisce chiaramente l’obbligo del vettore di rimborsare il prezzo pieno del biglietto entro 7 giorni dalla cancellazione, ma dalle centinaia di reclami pendenti si registrano ritardi e difficoltà a reperire informazioni persino sul numero di pratica, sin da Aprile.

Sono ben 123 milioni di euro gli importi già restituiti ai viaggiatori tra il 17 febbraio ed il 25 giugno e nello stesso periodo sono stati emessi dalla compagnia i famigerati voucher per 27 milioni di euro; il problema è che per essere usati costringono i consumatori a chiamare il numero a pagamento 892010, che costa dal fisso 64 centesimi al minuto e da mobile 16 centesimi alla risposta e quasi un euro al minuto di conversazione (95/98 cent  a seconda dell’operatore).

Il Movimento Difesa del Cittadino continuerà a monitorare la situazione ed a denunciare all’ENAC ed all’Antitrust tutti gli eventuali problemi nelle procedure di ristoro dei passeggeri e ricorda le condizioni promesse da Alitalia all’Antitrust in favore dei viaggiatori:

  • Il voucher sarà maggiorato da un ammontare fisso:
    • 15€ se il volo cancellato era nazionale o internazionale di medio raggio;
    • 60€ se il volo cancellato era intercontinentale di lungo raggio.

La maggiorazione non è applicabile  a passeggeri con età inferiore ai due (2) anni e  ai voucher già emessi prima del 17 luglio 2020.

  • Il voucher avrà le seguenti caratteristiche che saranno applicate anche già emessi per i voli in programma dall’11 marzo al 31 ottobre 2020, cancellati entro il 31 agosto 2020:
    • valido 18 mesi dalla data di emissione;
    • nominativo, ma utilizzabile per emissione di biglietti intestati a terzi;
    • utilizzabile per volare verso qualsiasi destinazione servita da Alitalia anche oltre il termine di validità purché la relativa prenotazione sia effettuata entro la scadenza dei 18 mesi;
    • richiedibile entro il 31 dicembre 2020.

In caso di mancato utilizzo del voucher entro i 18 mesi di validità verrà rimborsato il valore originario del biglietto acquistato, o il valore residuo del biglietto in caso di utilizzo parziale del voucher.

Il rimborso potrà essere inoltre richiesto, a scelta del passeggero, decorsi 12 mesi dalla data di emissione.

In ogni caso il voucher sarà rimborsato al netto delle maggiorazioni previste.

Per chiedere il rimborso o il voucher: 

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