Avvio procedura veloce di erogazione Indennizzi Fondo Risparmiatori CONSAP
INVITO AD ADERIRE ALLE AZIONI COLLETTIVE RISARCITORIE CONTRO EX AMMINISTRATORI, SINDACI, SOCIETÀ DI REVISIONE, E TUTTI I SOGGETTI TERZI CORRESPONSABILI DEL DEFAULT DELLE POPOLARI VENETE
Il g. 18 Giu. u.s., si è conclusa la presentazione delle istanze di indennizzo sul portale del FIR. Sono stati concessi 10 mesi di tempo ai Risparmiatori, con l’ultima proroga di 60 gg., per formalizzare le istanze, giungendo, per tutte le Popolari in default “gli aventi diritto erano complessivamente ca. 320mila risparmiatori”, a circa 144 mila domande registrate ed inoltrate ( circa 18 mila sono state compilate nel corso delle ultime 4 settimane con un picco, dell’ultimo giorno utile, per oltre 4.000 domande, con il buon esito della procedura informatica)!.
Il Presidente Gianfranco Servello ha convocato,nella giornata odierna, la Commissione Tecnica FIR in modo tale da avviare tempestivamente il processo di verifica delle istanze, ossia quest’ultima procederà parallelamente alla verifica dei dati di reddito e patrimonio e contemporaneamente alla valutazione delle istruttorie, che per velocizzare le attività è stata distinta in tre sottocommissioni!.
Rimarchiamo che per le domande presentate, anche se alcune di esse incomplete, (Banca Intesa SanPaolo ha ritardato la consegna della documentazione necessaria per la domanda al Fir nonostante ultimamente la Task Force abbia velocizzato la consegna della documentazione ) potrà essere richiesta l’integrazione documentale al momento del concreto esame della domanda, la quale dovrà essere esibita entro 60 gg. dalla data di avvenuta ricezione della richiesta da parte della Segreteria Tecnica Consap.
Il 94% delle domande riguardano le “azioni” ed il 6% le “obbligazioni subordinate”, l’88% è riferita alla procedura forfettaria “semplificata” mentre il restante 12% alla procedura ordinaria “arbitrale”.
Confidando nell’impegno profuso e nell’alto senso di responsabilità istituzionale del sottosegretario con delega al Fir, Alessio Villarosa, e della Commissione incaricata dal Mef alla Consap, siamo fiduciosi che i lavori si concluderanno positivamente per tutti i Risparmiatori, fermo restando che continueremo a monitorare il prosieguo delle attività Consap nella fase di erogazione dei singoli indennizzi, nell’interesse dei ns. Assistiti!.
A tal riguardo, ci preme sottolineare che, la ns. Associazione ha espresso il fermo dissenso all’ipotesi di un’ulteriore proroga dei termini del Fondo di indennizzo ai Risparmiatori, approvato il 28 giugno dello scorso anno in via definitiva dal Senato e presentato come all’interno del “Decreto Crescita”, quindi con le caratteristiche di “necessità e urgenza”, ma che per varie ragioni si è dilungato alle fatidiche “calende greche”.
La travagliata legge sul Fir e la sua ancora più tribolata applicazione deve trovare compimento al più presto, perchè i ns. Associati ci ricordano, da oltre un’anno, che i soldi servono ora!
Del resto, considerato che il Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR) prevede – come è noto – la possibilità di ottenere un indennizzo del 30% del costo di acquisto delle azioni e del 95% delle obbligazioni subordinate (entro il limite massimo di € 100.000) e quindi di ottenere un indennizzo parziale, non impedisce ai Risparmiatori truffati di agire anche in altre sedi per cercare di ottenere e recuperare la restante parte della perdita e del danno patiti!.
La Legge istitutiva del FIR prevede espressamente, infatti, la possibilità di intraprendere altre iniziative per il risarcimento del danno: il ricorso in sede giuziale e la costituzione di parte civile sono, quindi, iniziative pienamente compatibili con il FIR e conformi alle finalità della Legge istitutiva del Fondo.
La dichiarazione dello stato di insolvenza delle due popolari venete, di fatto, apre la strada a molte possibili utili azioni giudiziarie, garantendo ancora i margini per poter aderire all’azione collettiva risarcitoria per esercitare l’azione di responsabilità contro ex amministratori, sindaci, società di revisione, e tutti i soggetti Terzi corresponsabili del default delle popolari venete.
Gli ex Azionisti e gli ex Obbligazionisti di Popolare di Vicenza ( N.B. restano esclusi coloro che hanno aderito all’accordo transattivo “tombale” nel 2017) e gli ex Azionisti e gli ex Obbligazionisti di Veneto Banca,( compresi coloro che hanno aderito all’accordo transattivo nel 2017) che non hanno ancora aderito all’azione collettiva risarcitoria del Movimento Difesa del Cittadino, possono inserirsi, tramite i Legali dell’Associazione, nei suddetti procedimenti penali, al fine di ottenere il risarcimento del danno patrimoniale (in misura pari alla perdita economica subita a seguito della diminuzione di valore dei titoli) ed – in aggiunta – del danno morale, che mediamente viene quantificato in una somma ulteriore pari al 30% della perdita subita, con un minimo di € 10.000,00 (salvo valutazioni da compiere caso per caso).
Come è noto, la legge riconosce a tutti coloro che sono stati danneggiati da un reato il diritto di costituirsi parte civile nel processo penale per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale (danno morale).
Il Resp.le del settore Risparmio ed Investimenti di MDC FVG, Agostino Atzori: “ Vi sono tutti i presupposti per intraprendere l’azione legale con buone prospettive di successo, in quanto, i rispettivi Tribunali di Vicenza e di Treviso, per garantire i risarcimenti, hanno già disposto il sequestro di oltre 220 milioni di euro nei confronti degli ex Presidenti ed ex Amministratori!!.
Oltre alla responsabilità degli imputati di entrambi gli Istituti veneti, secondo alcune recenti decisioni giurisprudenziali, anche INTESA SANPAOLO (acquirente di Veneto Banca e Popolare di Vicenza) potrebbe essere chiamata al risarcimento dei danni, quale responsabile civile.
Pertanto, il Movimento Difesa del Cittadino FVG, a favore dei propri associati-assistiti, tramite i propri Legali, chiederà al GUP di estendere la richiesta risarcitoria anche ad INTESA SAN PAOLO, in modo che INTESA sia condannata a pagare il risarcimento unitamente agli ex Presidenti ed ex Ammistratori Delegati, in caso di condanna penale di quest’ultimi.
Non solo. Analoga richiesta al GUP verrà fatta anche nei confronti di Banca d’Italia e CONSOB, colpevoli di non aver adeguatamente vigilato sull’operato di codesti Istituti e degli ex Amministratori Delegati.
Vieppiù. Ulteriore richiesta risarcitoria verrà indirizzata alle Società di Revisione PricewaterhouseCoopers, in breve PwC, e KPMG, che per anni hanno certificato i bilanci ed i prospetti informativi di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, rivelatisi poi falsi e contenenti dati fuorvianti e contraffatti, colpevoli pertanto di aver “certificato” una presunta solidità delle rispettive banche per convincere i risparmiatori ad acquistare le azioni e le obbligazioni ( la serietà ed equilibrio con cui la Magistratura ha sino ad ora affrontato e risolto i casi attinenti la crisi delle popolari venete ci rende ragionevolmente sereni sull’argomento).
Vi sono quindi le condizioni oggettive per perseguire l’ottenimento del risarcimento del danno patito!. D’altro canto, l’inerzia non conduce a nessun risultato positivo, laddove l’alternativa all’azione sarebbe rinunciare definitivamente a quest’unica possibilità!.
Chi fosse interessato ad aderire alla suddetta iniziativa giudiziale “collettiva” e quindi a costituirsi parte civile nei procedimenti penali sopra citati ( una volta che il GUP rinvierà a giudizio gli indagati), è pregato di contattare il Movimento Difesa del Cittadino Fvg, inviando la propria adesione per sottoscrivere la procura speciale e le condizioni di conferimento incarico riservate agli associati MDC.
Lì, 19/06/2020
il Movimento Difesa del Cittadino del F.V.G., resta a disposizione di tutti i Risparmiatori per assistenza.
Per info scrivere a: assistenza-azionisti-pop-venete@mdc.fvg.it e/o chiamare: Uff. 0432 490.180 r.a. Cell. 335/ 5830.536 – Cell. 347 8624.225