“L’emergenza coronavirus va affrontata in tutti i modi possibili e tra questi non dimentichiamo la probabile circolazione del Covid-19 anche tramite il contante.
Invitiamo tutti i Consumatori, ad usare per gli acquisti bancomat, carte di credito e comunque pagamenti digitali per ridurre il rischio di contatto e diffusione del virus” questo l’appello lanciato ai propri corregionali da Raimondo Gabriele Englaro, Pres. del Movimento Difesa del Cittadino F.V.G..
Per l’associazione di consumatori non bisogna dimenticare quanto chiarito dall’OMS, secondo cui il contante cattura ogni tipo di batterio o virus, suggerendo di lavarsi le mani dopo aver maneggiato i soldi senza mai toccarsi il viso.
MDC FVG sottolinea in proposito anche i risultati di una ricerca indipendente condotta dagli scienziati della Oxford University, per cui le banconote europee contengono oltre 26.000 batteri, ma anche dell’Aviazione USA, pubblicata sulla rivista Scientific American, con il 94% delle banconote esaminate risultate infette da batteri come l’E-Coli, la salmonella e lo Staphilococcus aureus.
L’associazione chiede maggiore attenzione da parte del Governo e di Banca d’Italia su questo rischio diffusione del coronavirus connesso alla circolazione del contante, ricordando che in Cina, tra le misure imposte per arginarlo, è stato ordinato alle banche di sanificare tutte le banconote ricevute dai consumatori utilizzando raggi ultravioletti o il calore, tenendoli in deposito 7 giorni nelle zone non infette e ben 14 giorni nella provincia di Hubey, culla della malattia.
La Banca Centrale Cinese ha inoltre messo in circolazione ben 4 miliardi di YUAN nuovi di zecca nelle aree a rischio ritirando le vecchie banconote ritenute veicolo di infezione;Banca d’Italia dovrebbe concertare con la BCE misure analoghe!.
Per il Movimento Difesa del Cittadino i pagamenti digitali rappresentano una importante innovazione di cui il Paese aveva bisogno per tanti motivi ed il piano Italia Cashless del Governo andava proprio in questa direzione, peccato che questa terribile epidemia sia arrivata in un momento in cui l’85,9 per cento delle transazioni è regolato in contanti (sic!).