I Gestori telefonici chiedono un modulo ad hoc per i rimborsi, MDC FVG: non serve nessuna richiesta scritta per la restituzione dei giorni erosi!

Il periodo soggetto a ricalcolo e rimborso dei giorni erosi in bolletta (le utenze coinvolte sono quelle di telefonia fissa o fisso-mobile) riguarda quello compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile, ossia i primi giorni di aprile 2018.

La sentenza del Consiglio di Stato obbliga gli Operatori telefonici che hanno cambiato unilateralmente la fatturazione a 28 giorni a restituire in fattura quanto pagato in più dai consumatori e mette finalmente fine ad una situazione iniqua e dannosa che è durata fin troppo a causa del lungo lasso di tempo intercorso tra i primi atti dell’Autorità e la decisione dl Consiglio di Stato.

A fronte della sentenza, dunque, i Consumatori hanno diritto ad essere pienamente rimborsati del mal tolto e questo, indipendentemente dal fatto che siano ancora clienti dell’Operatore che ha – a suo tempo – modificato unilateralmente la fatturazione con cadenza a 28 giorni.

A nostro avviso la sentenza è chiara ed esplicita e non può essere soggetta ad interpretazioni. La restituzione dei giorni erosi deve avvenire in maniera automatica e tempestiva.

Anche chi nel frattempo ha cambiato operatore o ha chiuso l’utenza dovrà essere tutelato: esortiamo l’AgCom a definire quanto prima modalità di rimborso adeguate in favore di quei consumatori che non siano più clienti dell’operatore artefice della fatturazione a 28 giorni, che ad oggi versano in una situazione di totale incertezza.

Resta inteso che la scelta in favore di soluzioni alternative – eventualmente proposte dagli Operatori – rispetto alla restituzione automatica dei giorni di servizio non fruiti è rimessa alla autonoma ed esclusiva valutazione del consumatore, ma dovrà essere sempre proposta nel rispetto degli obblighi di trasparenza, chiarezza e completezza delle informazioni rese.

Invitiamo i consumatori a riflettere attentamente prima di accettare la proposta alternativa, la quale comporterà la rinuncia alla restituzione automatica!

Nonostante il Consiglio di Stato si sia pronunciato in via definitiva sulla fatturazione a 28 giorni, riconoscendo una volta per tutte il criterio automatico da adottare per l’erogazione dei rimborsi a cui gli utenti hanno diritto, le compagnie telefoniche non si arrendono – Riceviamo ricorrenti segnalazioni da Utenti a cui le Compagnie telefoniche stanno indicando ai clienti di presentare una richiesta ad hoc per ottenere la restituzione dei giorni illegittimamente erosi.

Eppure la Giustizia Amministrativa parla di rimborsi automatici. Che dovrebbero ammontare a circa un miliardo di euro in tutto. Solo qualche giorno fa, infatti, il Consiglio di Stato ha dichiarato legittime le delibere con le quali l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) imponeva di restituire agli utenti quanto fatto ingiustamente pagare con la fatturazione a 28 giorni.

Ora Wind, Fastweb e Vodafone dovranno rimborsare automaticamente i loro abbonati.

Il comportamento delle aziende di telefonia che i consumatori segnalano è «sviante», perché non serve nessuna richiesta per la restituzione dei giorni erosi.

Ribadiamo che il pronunciamento del Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi di Vodafone, Wind-Tre e Fastweb e confermando così quanto disposto da AGCom, che aveva appunto già stabilito che i rimborsi debbano essere automaticamente erogati nelle prossime bollette.

Risultato? Gli utenti non devono inviare alcuna richiesta alle compagnie telefoniche per la restituzione dei giorni sottratti in bolletta durante la fatturazione ogni quattro settimane.
E dunque non è esatto dire che serva compilare un modulo ad hoc.

Per quanto riguarda TIM – il Consiglio di Stato non si è ancora pronunciato, tuttavia ci si aspetta un pronunciamento analogo a quello già emesso per le altre compagnie.
Anche in questo caso, però, non è opportuno invitare gli utenti ad inoltrare una richiesta di rimborso, proprio perché solo il Consiglio di Stato può indicare l’iter da intraprendere.

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