Allorquando il Pres. del Consiglio, Giuseppe Conte, concorderà la norma del I° decreto attuativo con le Associazioni dei Risparmiatori facenti parte della Cabina di Regia istituita al MEF, tra cui il Movimento Difesa del Cittadino “Fvg e Veneto”, che dovrebbe essere varata nel prossimo CdM di martedì 09 p.v. Si presume e deduce che solo dopo si valuterà con precisione come procedere.
Il criterio di assegnazione degli indennizzi, l’esigenza di rispettare le norme europee, l’idea di rimborsi generalizzati per tutti – azionisti e risparmiatori – oppure di un arbitrato singolo ha spaccato in queste ultime settimane gli orientamenti all’intero del Governo. In sintesi, il problema è stato rappresentato dal doppio binario, ossia per evitare gli indennizzi a pioggia, generalizzati e previsti per tutti, le soluzioni possibili sono due: un arbitro indipendente che esamini i ricorsi caso per caso oppure un doppio binario, che preveda automatismi solo per alcune categorie di risparmiatori, individuati con criteri certi che stabiliscano in maniera inequivocabile che si tratta di “casi sociali”. Per tutti gli altri si riproporrebbe l’arbitrato.
Il Governo – sostengono alcune Associazioni dei Consumatori “sindacali” – aveva garantito che sarebbe stato rimborsato tutto a tutti, dopo il Consiglio dei Ministri del 04 u.s., hanno avuto la conferma che si trattava unicamente di uno slogan funzionale a raccogliere voti e consenso”. chiedono un via libera ai decreti attuativi, dando priorità ai soggetti deboli e senza uscire dai parametri concordati con la Ue, “no a indennizzi a pioggia” che non tengano conto delle singole posizioni e del livello di rischio dell’investimento, parlando di “farsa sui rimborsi”
Per quanto consta al Movimento Difesa del Cittadino FVG, il sottosegretario al MEF, A. Villarosa, ha ribadito fermamente il g. 05 u.s., sulla scorta degli impegni assunti nei precedenti tavoli di trattativa, che
- “il I° Decr. attuativo disciplina quali documenti dovranno essere consegnati dai risparmiatori per accedere ai rimborsi e in che modo ciò deve avvenire. Stabilisce i criteri per l’individuazione dei membri della commissione tecnica che dovrà vagliare i casi. Riguarda la prima parte delle procedura, relativa all’acquisizione della documentazione.
- iI II° Decr. att. riguarda la Consap e le modalità da seguire per procedere materialmente all’erogazione degli indennizzi. Però bisogna precisare che, visto che il decreto Crescita è stato approvato con la formula “salvo intese”, quindi è possibile che in un secondo momento siano introdotte delle modifiche rispetto al testo approvato. Comunque, dal momento che abbiamo sempre detto che il secondo decreto attuativo sarebbe stato pubblicato entro aprile, nel prossimo decreto possibile si possono fare gli interventi sulla norma primaria.
- l’intervento che devono fare sulla norma primaria: semplicemente che la Consap sarà l’ente erogatore (dei risarcimenti ndr). Serve a istituire il braccio di Consap che dovrà corrispondere materialmente il denaro. Il meccanismo prevede che prima la Commissione dia il benestare ai pagamenti e poi la Concessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici (Consap) paghi. Ma le ripeto, che non c’è nessun motivo per non firmare il primo decreto attuativo”.
- Come avverranno i rimborsi: attraverso procedure semplificate con la Commissione, la quale verificherà inizialmente se ci sono state violazioni massive. In pratica accerta se c’è stata una vendita deliberatamente negligente e sconsiderata di titoli (in frode ai risparmiatori ndr). E se ciò è avvenuto in maniera continuativa. Poi controlla che i risparmiatori detenessero effettivamente i titoli in quella certa data, vieni indennizzato, se sei azionista al 30%, se sei obbligazionista al 95 per cento. Anche i secondari e gli obbligazionisti esclusi dai vecchi fondi fatti dal Partito Democratico, saranno risarciti”.
- in ordine alle verifica analitica delle singole posizioni per controllare se c’è stato miss selling (?), si verificherà se ci sono state violazioni continuative e ripetute delle norme a tutela del risparmio e se ciò ha determinato la reiterazione di reati da parte degli Istituti. Se ci sono state, hai diritto all’indennizzo. Anche perché bisogna immaginare cosa accadrebbe con 300mila persone in Tribunale a chiedere l’accertamento di ogni singola posizione. Fino ad ora ci sono stati circa 10mila indennizzi seguendo la procedura dell’accertamento caso per caso. Non si può procedere con le vie ordinarie, molti dei danneggiati sono anziani. Qui ci troviamo davanti a una bomba che è esplosa e noi dobbiamo trovare rapidamente una soluzione. Qui gli errori vengono da lontano a cominciare da quello fatto dalla Commissione Europea che impedì all’Italia di salvare le banche, che poi sono finite in risoluzione, con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Poi bisognerà capire la colpa di chi è stata, se della Banca d’Italia o di Bruxelles”.
- non saranno limitati i risarcimenti solo a chi ha un Isee inferiore ai 35mila euro, e un patrimonio sotto ai 100mila euro!!!”
Tutto ciò premesso, se il Fondo di Indennizzo Risparmiatori ha stentato a partire e questo è evidente, le ragioni dello stallo nell’emanazione dei decreti attuativi, che renderebbero operativo il Fondo, sono molteplici.
Come più volte detto sono d’accordo con Tria per il pagamento previa verifica del rapporto intercorso nell’acquisto con l’evidenza dell’illecito della banca.
Diversamente si arriverebbe ad una situazione di illegalità e responsabilità personale del Ministro verso la Corte dei Conti!
Il Movimento Difesa del CIttadino Fvg è pronto a sostenere i singoli Risparmiatori davanti a qualsiasi Autorità di controllo certi di dare la prova degli illeciti con il conseguente Diritto di ristoro.
Abbiamo appreso nei gg. scorsi da Il Sole 24 ore, che vi è stato un fitto carteggio Ministero/Europa: a tal proposito, MDC FVG ha disposto congiuntamente a MDC Veneto, notifica al Ministero dell’economia e delle finanze, formale richiesta di accesso agli atti ex art. 22, l. 241/1990 – relativa alle comunicazioni intercorse tra lo stesso MEF e la Commissione Europea con riferimento al fondo indennizzo risparmiatori (f.i.r.), disciplinato dalla l. 30/12/18, n. 145, art. 1, cc. 493-507 (vedi pdf allegato)
Anche il Movimento Difesa del Cittadino vorrebbe che i decreti attuativi fossero operativi già da mesi e che non ha alcuna volontà o interesse a ritardi o modifiche della legge.
E’ però necessario dire, con altrettanta chiarezza, che se l’indennizzo del nostro risparmio non ci verrà dato, SENZA ARBITRATI ED A TUTTI I RISPARMIATORI, da questo Governo, nessuno altro ce lo darà.
In linea con la Legge di Bilancio approvata, anche aldilà dei dubbi che la stessa Europa potrebbe porre, è arrivato per noi e per Tutti i Cittadini Risparmiatori del Friuli e del Veneto il momento di fare ciò che è giusto e non ciò che conviene!!
Perché alcune cose sono certificate: la truffa c’è stata e non la devono dimostrare i risparmiatori!.
Rif. Considerazioni e rassicurazioni a Ct. de Il Gazzettino su Udienza penale dd. 02/04/’19 BPVi_Intesa + Bankitalia + KPMG + Perito prof. Bini si “salvano”
Al fine di fornire le dovute rassicurazioni ai ns. associati-assistiti, in relazione all’articolo di stampa de Il Gazzettino ” e non solo”, siamo a rimarcare le seguenti osservazioni-valutazioni tecnico-giuridiche.
Non vi era dubbio che in sede penale i Giudici si sarebbero lavati le mani sul tema Banca Intesa! Quindi la guerra deve ancora combattersi: tranquilli!.
Per Bankitalia e CONSOB è diritto puro e cioè se non vi sono dipendenti o amm.ri dei due Enti imputati non c’è responsabilità dei datori di lavoro da chiamare nel processo penale!
Le richieste di coloro che le hanno avanzate erano infondate!.
Il civile è un’altra cosa: abbiano fiducia i Risparmiatori aderenti alle Azioni Collettive risarcitorie!!
p. La Segreteria reg.le MDC FVG
( R.G. Englaro – A. Atzori)
Il Movimento Difesa del Cittadino FVG ha già istituito lo Sportello dedicato agli ex soci delle Popolari Venete per istruire le domande presso la sede regionale di Viale Tricesimo 123 a Udine e mettendo a disposizione dei Risparmiatori una casella mail dedicata per tutte le info necessarie: assistenza-azionisti-pop-venete@mdc.fvg.it e/o chiamando: Uff. 0432 490.180 r.a. Cell. 335/ 5830.536 – Cell. 347 8624.225