A fronte delle numerose richieste pervenuteci ex post l’Open Day Informativo del 27/11 u.s., si illustrano le caratteristiche essenziali del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), così come ad oggi, sottolineando che le stesse potranno essere oggetto di modifica. In primo luogo, l’istituzione del Fondo prevede una dotazione iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, e così’ complessivi € 1.575.000, dando conferma all’iniziale programma governativo già da tempo diffuso dalla stampa. I soggetti destinatari dell’indennizzo saranno: persone fisiche, imprenditori individuali (anche agricoli), enti del terzo settore di natura non commerciale e le microimprese. Conseguentemente, sono esclusi dall’accesso al fondo le controparti qualificate ed i clienti professionali. In merito alla misura dell’indennizzo per i soci delle ex popolari venete, viene riconosciuto il 30% del valore contabile delle azioni nel bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2011. Tale percentile potrà subire delle variazioni, sino a raggiungere l’importo del 100% nel caso in cui il reddito complessivo del risparmiatore per l’anno 2017 sia inferiore ad € 15.000. Il sopracitato indennizzo viene corrisposto al netto di altre forme di ristoro, rimborso o risarcimento, nonché dei dividendi e delle cedole percepiti, lasciando, dunque, possibilità di accesso anche ai soggetti che abbiano accettato l’offerta di transazione della banca. La valutazione delle domande di ammissione al fondo, in base agli emendamenti ad oggi proposti, verrà delegata ad una commissione tecnica, così scartando la precedente ipotesi di obbligatorio ricorso preventivo all’arbitro. La commissione sarà composta da 9 membri in possesso di idonei requisiti di competenza, onorabilità e probità. La domanda di indennizzo, corredata dell’idonea documentazione a sostegno, dovrà essere indirizzata al Ministro dell’economia e delle finanze nel termine di 180 giorni dalla pubblicazione del decreto.

Il Movimento Difesa del Cittadino FVG ha già istituito lo Sportello dedicato agli ex soci delle Popolari Venete per istruire le domande presso la sede regionale di Viale Tricesimo 123 a Udine e mettendo a disposizione dei Risparmiatori una casella mail dedicata per tutte le info necessarie:  assistenza-azionisti-pop-venete@mdc.fvg.it

Nel frattempo, i Nostri Operatori Giuridici stanno ultimando l’istruttoria ovvero la raccolta delle prove nei confronti dei Revisori, Bankitalia e Consob, dai quali, in caso di vittoria, riusciremo ad ottenere il dovuto risarcimento del danno. Inoltre, è in fase di definizione l’atto giudiziale con cui pretendere da Banca Intesa il riconoscimento del danno in ragione dell’acquisto della stessa di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Il tutto in conseguenza di quanto previsto dall’art 58 del TUB nonché dall’art. 2560 c.c.: una banca che acquista un’altra banca ha l’obbligo di pagare tutti i debiti di quella acquistata a nulla valendo, secondo il nostro consulente Prof. Falcon, la deroga posta dal Governo a tale obbligo/diritto rispettivamente del concessionario e dei ceduti. A tal riguardo, i nostri Legali sono in procinto, infatti, di sollevare l’eccezione di incostituzionalità riguardo al contenuto del D.L. 99/2017 nella parte in cui deroga a tale obbligo così come da normativa sopracitata.

In attesa di novità di cui rendervi edotti, l’occasione ci è lieta per augurarVi un lieto e sereno S. Natale ed un Prospero Anno Nuovo.

p. La Segreteria reg.le MDC FVG
( R.G. Englaro – A. Atzori)

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