Quando il nostro volo fa ritardo o viene cancellato abbiamo diritto ad una compensazione pecuniaria. Lo prevede la normativa europea a tutela dei passeggeri del trasporto aereo. Eppure nel 2015 sono arrivati ai Centri Europei Consumatori dei 28 Paesi Ue più di 4000 reclami che denunciano difficoltà nell’ottenere la compensazione pecuniaria dovuta per volo ritardato o cancellato. Inoltre si stanno diffondendo società private specializzate nella gestione di questi reclami che si fanno pagare dal consumatore una parte della compensazione eventualmente ottenuta.
Il numero di persone che viaggiano in aereo cresce sempre di più, come rilevato anche dall’Istat nel suo rapporto sul trasporto aereo 2014, ma sono ancora molte le difficoltà incontrate dai consumatori nell’ottenere la compensazione pecuniaria in caso di cancellazione e di ritardo del volo.
Un nuovo report della rete dei Centri Europei per i Consumatori (ECC–Net) analizza i principali problemi che i passeggeri affrontano e le relative cause ed evidenzia come il trasporto aereo sia il settore in cui la rete ECC- Net registra il maggior numero di reclami. Il report si basa sui reclami ricevuti dalla rete ECC-Net i cui centri si trovano nei 28 Stati europei, oltre che in Norvegia ed in Islanda, e che assiste GRATUITAMENTE i consumatori che, nel viaggiare o nell’acquistare online, incorrono in controversie transfrontaliere.
Le difficoltà incontrate dai consumatori quando richiedono la compensazione pecuniaria coincidono con il diffondersi di società private specializzate nella gestione di reclami in questo settore e con cui i consumatori condividono la compensazione pecuniaria eventualmente ottenuta.
Considerato che i diritti dei passeggeri aerei sono ben definiti dal regolamento europeo n. 261/2004, la procedura per ottenerne il riconoscimento dovrebbe essere semplice e senza costi per i consumatori. La compagnie aeree dovrebbero prestare maggiore attenzione a questi diritti ed informare i consumatori, ma è necessaria anche una migliore cooperazione tra le autorità di enforcement, la rete ECC-Net, le associazioni dei consumatori e le compagnie aeree per garantire che i passeggeri ricevano l’assistenza e la compensazione pecuniaria dovuta senza che, il nome della compagnia con cui volano o il paese da cui partono, facciano la differenza.
“Se tra i consumatori aumentasse la consapevolezza dei propri diritti e se le compagnie aeree prestassero più attenzione ai reclami dei consumatori applicando la norme esistenti, i consumatori otterrebbero il risarcimento a cui hanno diritto senza dover ricorrere e quindi pagare società private. Ricorrere a società private per i consumatori ha un costo in quanto essi devono corrispondere una provvigione di almeno il 20% e, a volte, anche altri costi supplementari, comportando un aggravio per le compagnie aeree” – afferma Maria Pisanò, Direttore del Centro Europeo per i consumatori Italia!.