Nel mercato unico digitale i contenuti online devono viaggiare insieme agli utenti. Perché a oggi, se si è titolari di un abbonamento a Netflix in un paese europeo e si viaggia in un altro Stato dell’Unione, si rischia di perdere il diritto a vedere il film che si era già pagato. Questo accade per tanti contenuti digitali, dai film alle partite di calcio, per i quali i cittadini hanno sottoscritto un abbonamento o che hanno già acquistato. Contro queste barriere la Commissione europea ha presentato oggi una proposta che intende garantire la portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online.
Significa una cosa molto semplice: “Chi acquista legalmente contenuti – film, libri, partite di calcio, serie televisive – deve potervi accedere ovunque vada in Europa”, spiega il vicepresidente e Commissario responsabile per il mercato unico digitale Andrus Ansip. La proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea si inserisce in un ampio lavoro sul mercato unico digitale che richiede prima di tutto un più ampio accesso ai contenuti digitali in tutta l’Unione europea. “Le norme sulla portabilità dei contenuti presentate oggi sono un primo passo verso il miglioramento dell’accesso alle opere culturali – spiega la Commissione europea – Per citare solo alcuni esempi, gli utenti francesi del servizio online MyTF1 per film e serie non possono noleggiare un nuovo film se sono in viaggio di lavoro nel Regno Unito; gli abbonati olandesi a Netflix che si recano in Germania possono accedere solo ai film che il servizio offre ai consumatori tedeschi, mentre in Polonia non possono usufruire di Netflix perché il servizio in tale paese non è disponibile. Tutto ciò cambierà. Gli utenti potranno fruire dei contenuti online ai quali hanno accesso nel proprio paese – musica, film e giochi – anche quando viaggiano nell’UE, senza alcuna differenza”.
Sono proprio questi i limiti denunciati da Bruxelles: agli europei che viaggiano nell’Unione accade infatti di non poter seguire film, trasmissioni sportive o ebook che hanno pagato nel proprio paese di origine (sono i limiti del geoblocking che l’Europa vuole superare). Bruxelles spiega dunque che “la proposta di regolamento sulla portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online, presentata oggi, intende combattere tali restrizioni per consentire ai cittadini dell’UE che si spostano in un altro Stato membro di continuare ad accedere ai contenuti digitali che hanno acquistato o per i quali hanno sottoscritto un abbonamento nel proprio paese di origine. La portabilità transfrontaliera dei contenuti online, un nuovo diritto per i consumatori dell’UE, dovrebbe diventare una realtà nel 2017, lo stesso anno in cui saranno abolite le tariffe di roaming nell’Unione. Trattandosi di un regolamento, una volta adottato sarà direttamente applicabile nei 28 Stati membri dell’UE”.
Dice Andrus Ansip, Vicepresidente e Commissario responsabile per il mercato unico digitale: “Sette mesi fa abbiamo promesso la realizzazione del mercato unico digitale in tempi brevi. Oggi presentiamo le nostre prime proposte. È nostra intenzione garantire la portabilità dei contenuti a livello transfrontaliero. Chi acquista legalmente contenuti – film, libri, partite di calcio, serie televisive – deve potervi accedere ovunque vada in Europa.
”L’obiettivo è di arrivare alla portabilità dei contenuti digitali per tutti i consumatori europei a partire dal 2017, come ha evidenziato Günther H. Oettinger, Commissario responsabile per l’economia e la società digitali: “Il regolamento proposto oggi è il primo passo di un’ambiziosa riforma. Conto sui colegislatori perché entro il 2017 la portabilità diventi una realtà per i consumatori europei, che potranno così accedere ai contenuti che preferiscono anche quando si spostano nell’UE, e senza dover pagare le tariffe di roaming, che saranno abolite entro la metà del 2017.”