È online la guida “Abitare e fare impresa in Italia” realizzata da Notariato italiano per la comunità straniera in Italia. Nel documento i cittadini stranieri possono trovare informazioni pratiche su documenti e formalità necessarie per tutta una serie di atti, dal comprare casa all’accendere un mutuo, all’avviare una impresa in Italia. La Guida, si legge sul sito internet del Notariato, “è stata realizzata dal Notariato italiano per rispondere alle esigenze dei nuovi scenari economici dell’Italia e per informare i cittadini stranieri sulle operazioni che in Italia necessitano per legge dell’intervento del notaio, pubblico ufficiale della Repubblica Italiana”.
“La Guida è stata tradotta, oltre che in francese, inglese, spagnolo e tedesco, nelle lingue delle principali Comunità di Paesi presenti sul territorio nazionale che, secondo i dati Istat disponibili, vedono in Italia il maggior numero di presenze: Albania, Bangladesh, Cina, Filippine, India, Marocco, Moldavia, Romania, Polonia, Tunisia e Ucraina”.
“Questa guida vuole rispondere alle esigenze dei nuovi scenari economici dell’Italia, sempre più caratterizzati da elementi di multiculturalità anche e soprattutto sotto il profilo giuridico e delle procedure”, dice il Notariato, che ha presentato la guida a Milano, in occasione dell’apertura del 50° Congresso Nazionale.
Fra gli aspetti sottolineati dal Notariato c’è la condizione di reciprocità. “I cittadini di Stati che non fanno parte dell’Unione europea possono compiere atti giuridici validi in Italia solo se è verificata la condizione di reciprocità, ossia solo nei limiti in cui sarebbe consentito a un cittadino italiano compiere quegli stessi determinati atti giuridici nello Stato del cittadino straniero che intende operare in Italia – spiega il Notariato – La verifica del soddisfacimento della condizione di reciprocità in relazione ad atti per i quali è richiesto l’intervento del notaio, come nel caso dell’acquisto di un immobile o dell’avvio di un’impresa, è demandata al notaio medesimo ed implica un’analisi che deve essere necessariamente condotta caso per caso – eventualmente anche con l’ausilio del Ministero degli Affari Esteri italiano – in quanto il suo esito dipende sia dalla tipologia concreta di atto giuridico che si intende porre in essere sia dalla legge nazionale del soggetto che si propone di compierlo”. I cittadini di Stati non Ue regolarmente soggiornanti possono compiere atti giuridici se legittimamente presenti: la condizione di permanenza legittima in Italia è attestata dal possesso del permesso di soggiorno, in corso di validità, o dal permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo, documenti che dovranno essere esibiti al notaio prima del compimento dell’atto per il quale è richiesto il suo intervento.