“Tolleranza zero” sulle contraffazioni dei test di laboratorio, sanzioni per chi manipola i test automobilistici sulle emissioni, cicli di prova in condizioni di guida reali. E l’idea di istituire un’Autorità di vigilanza europea. È quanto ha chiesto il Parlamento europeo in una risoluzione approvata ieri in cui si chiede alla Commissione europea di monitorare le indagini sulle frodi nelle prove di emissioni dei veicoli.
Lo scandalo Volkswagen sta portando alla necessità di rivedere le prove con cui vengono misurate le emissioni. A fine settembre dalla stessa Commissione europea è arrivato l’annuncio che dal primo gennaio 2016 i test sulle emissioni delle auto non si faranno più in laboratorio ma su strada. I parlamentari europei, nella risoluzione di ieri, “condannano fermamente qualsiasi frode commessa dai costruttori di automobili e deplorano che milioni di consumatori siano stati ingannati. Si rammaricano, inoltre, per il danno alla salute umana e all’ambiente causato dalle eccessive emissioni. L’attuale scandalo rischia di compromettere l’intero settore automobilistico, uno dei principali fattori di crescita, di innovazione e di occupazione in un gran numero di Stati membri.”
Prima richiesta: indagare e punire le frodi. Per i deputati europei, quando vengano individuati “impianti di manipolazione”, le autorità degli Stati membri dovrebbero adottare tutte le misure necessarie per porre rimedio alla situazione e applicare le sanzioni appropriate. Inoltre, i deputati chiedono alla Commissione di presentare i risultati di tali indagini al Parlamento entro il 31 marzo 2016.
Seconda richiesta: rafforzare i test delle emissioni di inquinanti e di CO2. Il Parlamento europea “sollecita la Commissione ad adottare e attuare senza indugio il nuovo ciclo di prova sulle emissioni generate dalla guida in condizioni reali, aggiungendo che mentre ad ora i testi sulle emissioni in condizioni reali sono utilizzati solo per le emissioni di NOx, dovrebbero essere allargati per comprendere tutti gli inquinanti”. Deve essere rivisto il regime di omologazione per garantire un controllo indipendente delle diverse omologazioni rilasciate, e va presa in considerazione la possibilità di istituire un’autorità di vigilanza a livello UE. Per i deputati, inoltre, un campione rappresentativo di nuovi modelli di auto, scelto a caso, dovrebbe essere sottoposto a prove su base annua, utilizzando test delle emissioni in condizioni reali di guida per verificarne la conformità con i valori limite fissati dall’UE per gli inquinanti e il CO2. Inoltre è richiesto il miglioramento dei controlli su strada attraverso ispezioni tecniche periodiche.
Sui test di laboratorio il Parlamento europeo chiede tolleranza zero nei confronti di tutte quelle pratiche che alterano le prove, come il gonfiamento eccessivo dei pneumatici, la rimozione degli specchietti retrovisori esterni, la copertura degli spazi tra i pannelli della carrozzeria per ridurre la resistenza aerodinamica, la rimozione di apparecchiature quali l’impianto stereo e l’esecuzione di prove alla massima temperatura ambientale autorizzata.