Il Garante per la privacy ha fissato le regole per il corretto uso dei dati sull’affidabilità commerciale di imprenditori e manager e ha varato il “Codice di deontologia e di buona condotta per il trattamento dei dati personali effettuato a fini di informazione commerciale”, pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale. Il Codice entrerà in vigore il primo ottobre 2016 e prevede che le società che offrono informazioni sull’affidabilità commerciale di imprenditori e manager potranno raccogliere dati solo da fonti pubbliche o direttamente dall’interessato.
I dossier dovranno essere sempre aggiornati e la conservazione dei dati avrà precisi limiti temporali. Il Codice è stato redatto insieme ad associazioni di categoria, imprenditoriale e dei consumatori e, spiega il Garante in una nota, “interviene a regolare un settore particolarmente importante per il corretto funzionamento del mercato. Le società che offrono informazioni commerciali, infatti, grazie al loro lavoro di valutazione della situazione economica, finanziaria e patrimoniale, sono in grado di segnalare eventuali rischi relativi a soggetti in affari”.
Tuttavia, prosegue il Garante, “il non corretto utilizzo di banche dati e di strumenti di analisi così invasivi può arrecare seri danni alla dignità e alla riservatezza delle persone coinvolte, nel caso, ad esempio, in cui venissero raccolte e utilizzate informazioni inesatte, non aggiornate o che devono rimanere private”. “Con questa consapevolezza – sottolinea il Presidente dell’Autorità – si sono individuate soluzioni innovative alle criticità emerse nella pratica quotidiana, coniugando esigenze di semplificazione degli adempimenti cui le società di informazione commerciale sono tenute, con il diritto alla protezione dei dati personali dei soggetti coinvolti. Si è così declinato, in forme nuove, quel bilanciamento tra libertà dell’iniziativa economica privata e sicurezza, dignità, libertà individuale”.