“C’è spazio per significativi e sostanziosi e immediati ribassi tariffari in tutta Italia”: è quanto affermano Federcarrozzieri, Associazione familiari vittime della strada e Assoutenti che hanno firmato una nota congiunta in cui denunciano il comportamento delle compagnie assicuratrici che, di fronte agli ultimi emendamenti al ddl concorrenza, hanno minacciato rincari delle polizze rc auto.
Nel ddl concorrenza la Commissione Finanza e Attività produttive ha detto sì al carrozziere di fiducia e alle tabelle di Milano. Nelle ultime modifiche al ddl in campo rc auto c’è infatti un emendamento che dichiara: «Resta ferma la facoltà per l’assicurato di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato avvalendosi di imprese di autoriparazione di propria fiducia», dunque non si parla più di carrozzerie convenzionate con le Assicurazioni. “Questa modifica insieme alla conferma da parte della Commissione di ritenere validi i valori delle Tabelle di Milano per il risarcimento dei danneggiati, ha fatto indispettire le Compagnie Assicurative che ora annunciano rincari e tagli sui risarcimenti”, spiegano Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada e Assoutenti. Che aggiungono: “La posizione delle Compagnie Assicurative stupisce: mentre il Paese ha timidi segnali di ripresa dopo una lunga recessione, le Assicurazioni sfondano il muro dei due miliardi di euro di profitti nel solo ramo Rc auto nel 2014 e oltre sei miliardi negli ultimi tre anni. Come se non bastasse il Presidente Aniaha di recente attaccato le modifiche al disegno legge concorrenza: ‘Comporterebbero un aumento del costo dei risarcimenti Rc auto con un inevitabile aumento del prezzo delle polizze’”.
Per le tre associazioni, invece, l’impianto del ddl non aumenta i risarcimenti ma “li àncora solo all’esistente”. Vengono ricordati i dati sui sinistri e sulle vittime, tutti di fonti Ania, per dire che c’è spazio invece per abbassare le tariffe. Spiegano Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada e Assoutenti: “Sull’esistente le compagnie, con grande beneficio sociale, risarciscono, a partire dal 2000, un numero di sinistri che è calato da 3.700.000 a 1.800.000 (dati Ania). I morti sulle strade sono passati da oltre 6.000 a poco più di 3.000 (dati Ania): numero sempre drammatico e molto rilevante, ma che dimostra la tendenza costante ad una riduzione. I feriti, tra lievi e gravi, sono passati da 380.000 del 2000 a meno di 180.000 (dati Ania). Con tali presupposti, c’è spazio per significativi e sostanziosi e immediati ribassi tariffari in tutta Italia”.
Per le tre sigle “l’attuale ddl concorrenza è un primo passo per la tutela dei diritti dei cittadini, dei danneggiati, degli automobilisti, degli assicurati e delle vittime della strada”. E spiegano: “Il presidente Ania dovrebbe sapere che il business assicurativo è anticiclico e i tempi di crisi prolungata hanno, nel settore danni, creato un gigantesco surplus di utili: questi non si sono tradotti in consistenti riduzioni dei premi a causa della struttura non concorrenziale e oligopolistica del mercato. Gli assicurati hanno, infatti, raccolto solo le briciole. Se vi sarà poi la ripresa, questa, oltre ad essere purtroppo tendenzialmente modesta, si aggancerà comunque a un nuovo modo con cui gli italiani concepiscono la mobilità, la cui riduzione è da ritenersi ormai strutturale per una serie di fattori”.
In base a quello che è stato approvato, spiegano ancora, il danneggiato può rivolgersi, domani come oggi, al carrozziere di fiducia, e le vittime della strada che hanno subito lesioni gravissime saranno, domani come oggi, risarcite sulla base delle tabelle di Milano. “Si tratta di misure di buon senso ispirate alla libertà e alla tutela dei diritti di soggetti deboli – dicono le tre associazioni – Sono peraltro destituite di ogni fondamento le statistiche (pagate dall’Ania) secondo cui le vittime della strada italiane sono risarcite più che all’estero: le audizioni nelle commissioni hanno ampiamente smentito i loro dati, portando alla luce studi della Commissione europea e di altre entità indipendenti”.
La palla adesso passa all’Aula e poi al Senato, e i tentativi di pressione non sono da poco. Per questo “Federcarrozzieri, Associazione familiari vittime della strada e Assoutenti auspicano che il ddl concorrenza non sia modificato in peggio con colpi di mano dell’ultima ora; e che semmai vi sia un ulteriore afflato liberale con l’approvazione della portabilità delle polizze assicurative (misura adottata