Il MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO DEL FVG (MDC FVG) rivolge un formale biasimo al Sindaco del Comune di Tavagnacco per linea “repressiva” della propria Polizia Locale per “fare cassa ” e quindi ritenuta utile per risanare i bilanci comunali “con tasse ombra” _ si guarda alla pagliuzza nell’occhio di un cittadino residente anzichè concentrasi sulla trave nell’occhio della propria gestione comunale ” rif. area lacerata da oltre 15 anni dall’inquinamento acustico-ambientale a danno della salute e qualità della vita dei coresidenti in Via Cadore-Via Dolimiti in presenza di un Comune che non è stato in grado -per incompetenza ed inadeguatezza dei propri amministratori – di trovare delle soluzioni radicali e risolutive…..(sic!) “

La Segreteria regionale del Movimento Difesa del CIttadino F.V.G., ha appreso “con stupore e disappunto” da un proprio associato residente in Via Dolomiti a Feletto Umberto la ricezione di un’avviso di atto giudiziario amm.vo da parte della Polizia Locale del Comune di Tavagnacco presso cui risiede, giacchè trattasi di verbale redatto da agente di polizia locale dopo rilievi effettuati in loco per “Cartello stradale non visibile per il verde non curato”…… invocando ed applicando pedissequamente l’art. 29 CdS sollecitato da presunta segnalazione non provata o documentata (sic!)
[ i proprietari confinanti hanno l’obbligo di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la strada e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale e che nascondono la segnaletica o che ne compromettono comunque la leggibilità dalla distanza e dalla angolazione necessarie – Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 168 a euro 674 ]

A latere della presente, le racc. pec inoltrate, nella I° decade di Gen. ’14 e nel marzo ’15 , ai dirigenti dell’Amm.ne comunale di Tavagnacco, riportanti un corredo fotografico del ’14-’15 dai quali quest’ultimi avrebbero potuto segnalare o notificare una richiesta al comproprietario dell’unità abitativa del civico n.18 di Via Dolomiti per sollevare eventuali rilievi alla tenuta delle piante a ridosso del muro di recinzione;

per quale ragione, quest’ultimi non hanno inteso procedere in tal senso, atteso che tale situazione non si è modificata nel corso del tempo?!

alleghiamo i files pdf delle fotografie scattate il g. 20.06.’15 e nella mattinata del 04 u.s., ex-post l’intervento adottato dal cittadino residente al civico n.18 di Via Dolomiti, sulla scorta della contestazione mossa dalla Polizia locale del Comune di Tavagnacco, le cui modalità rappresentano plasticamente la volontà repressiva e non preventiva di interagire con un cittadino residente!!!

quel cartello, negli anni passati, è stato spostato dall’Amministrazione comunale a ridosso del muro di recinzione di proprietà dello stesso cittadino in quanto, quello precedente, posizionato a ridosso del margine di carreggiata ” segnale di precedenza a terra”, veniva spesso piegato in conseguenza del passaggio di bilici/autoarticolati che non riuscivano materialmente a svoltare senza impattare sul cartello stesso……

Il Comandante della PL di Tavagnacco ha visionato a PC immagini scattate 3 anni fà per rimarcare che il problema era già stato segnalato nel mese di agosto ’11 [( in seguito a forte temporale che aveva flesso alcuni rami verso il cartello stradale….(sic!)] con invito verbale orale di un agente PL ad intervenire con sollecitudine….)]

Di una cosa siamo certi: alla base di questa azione “punitiva” vi è la premeditazione degli operatori preposti della PL, atteso che i dirigenti dell’amm.ne comunale erano stati messi a conoscenza della situazione di quell’area con più comunicazioni corredate di ampia documentazione fotografica, fermo restando che in quel medesimo contesto non è stato disposto un cartello di divieto di sosta e tanto meno la realizzazione di un marciapiede ” promesso sin dal 1998 dalla precedente giunta (sic!) [ la caditoia su via Cadore – Via Dolomiti lato civico n.18 è stata realizzata dopo oltre 10 anni di attesa…. e disagio permamente nei giorni di pioggia…..]

Buon senso e lungimiranza amministrativa avrebbero voluto che, in prima battuta, per un Comune che rivendica di essere così ben “amministrato”,
che il cittadino residente venisse partecipato con una lettera o un contatto telefonico di preavvertimento….
non si dovrebbero utilizzare questi metodi nei confronti dei cittadini residenti…. ci dovrebbe essere una maggiore collaborazione ed interazione con i cittadini per questi specifici casi
che ineriscono la I° casa….. azioni repressive solo in presenza di reiterazione della inadempienza o violazione…..

le discriminazioni vengono talvolta attuate anche attraverso l’esercizio del “potere” nei confronti dei Cittadini amministrati.

Dobbiamo anche pensar male e sottolineare che è stato adottato uno strumento repressivo volto a far cassa ” tasse ombra ” a ridosso delle scadenze TASI / IMU…

in alcune Amministrazioni, si adotta questa linea “rigida” della stessa Polizia Locale per “fare cassa” e quindi ritenuta utile per risanare i bilanci comunali, ma costituisce purtroppo una “figura fuorviante” per tutta la Polizia Locale impegnata su tutti i fronti!.

Ricordiamo al Sig. Sindaco Maiarelli che il Comune è l’istituzione più vicina al Cittadino; è quindi naturale che venga individuato come l’interlocutore principale per risolvere le questioni inerenti la cosiddetta “sicurezza urbana” e l’agente di Polizia Locale, in quanto profondo conoscitore del tessuto sociale del Comune, si colloca nella realtà locale non solo quale soggetto garante della legalità, ma anche, e soprattutto, come qualificato referente istituzionale del cittadino e delle sue esigenze!!!!

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