L’innovazione sta cambiando il mercato energetico. E l’energia è un settore nel quale i cambiamenti sono sempre più consistenti e riguardano direttamente i consumatori: l’innovazione energetica si sta spostando dagli impianti di produzione alle case dei consumatori e il consumatore stesso sta diventando prosumer, soggetto attivo, a volte produttore, di sicuro più indipendente e più esigente nei confronti dei fornitori di energia.
Equity crowdfunding, gruppi di acquisto e app tracciano le tendenze dei nuovi rapporti fra utility e consumatori. A evidenziarlo è l’Osservatorio Innov-E 2015 realizzato da I-com (Istituto per la competitività) che ha ieri presentato il Rapporto innovazione energetica. Dalle esperienze raccolte emergono i cambiamenti del mercato energetico e dei consumatori al suo interno. L’innovazione portata dalle tecnologie dell’informazione, i servizi web e mobile, l’impatto dei social network, l’attenzione alla sostenibilità ambientale e dunque alle politiche ambientali delle aziende stanno cambiando i consumatori. “Ci si trova – si legge nello studio – di fronte ad un consumatore energetico completamente nuovo, a un mercato in rapida evoluzione e, di conseguenza, a un fornitore energetico che deve necessariamente rinnovarsi per stare al passo”.
Si tratta di un consumatore che, attraverso le nuove tecnologie, può monitorare in modo più semplice e accurato i propri consumi. Non solo. C’è un passaggio dal consumer al prosumer: non più semplici consumatori ma soggetti attivi e a volte anche produttori. Prosegue lo studio di I-Com: “Oggi la maggiore consapevolezza ambientale, i crescenti costi dell’energia e i ridotti costi delle tecnologie di micro-generazione quali pannelli solari, turbine eoliche di piccola scala ed accumulo energetico spingono sia i governi che i cittadini ad accrescere l’interesse verso forme di energia distribuita.
Grazie alla disponibilità di ICTs più economiche, i consumatori sono sempre più invogliati a costruire il proprio sistema di produzione energetica da fonti rinnovabili o alternativamente a connettersi ad altri”. Non solo prosumer, fra l’altro: qui si parla di consumatori che diventano più esigenti verso gli stessi fornitori, con i quali sono in grado di comunicare attraverso una pluralità di strumenti e via social media. “L’era del tradizionale call center e della bolletta cartacea volge al termine – si legge nello studio – I consumatori di oggi sono onnipresenti, sempre disponibili e sempre online, con una capacità di spaziare tra web, telefoni, social media e messaggi sempre più incalzante”.