“Al fine di rendere Acquirente Unico sempre più omogeneo con le altre Società che operano sul mercato, è necessario che il legislatore riveda la struttura, la governance e la mission di AU”, le Associazioni dei Consumatori chiedono di scorporare dalla società le attività diverse da quelle di mercato (quali il Sistema Informativo Integrato, lo Sportello del Consumatore e il Servizio di Conciliazione), di consentire ad AU di operare anche sul mercato all’ingrosso del gas, di prevedere nello Statuto di AU l’istituzione di un Comitato per la Trasparenza degli Approvvigionamenti, preposto ad indicare le strategie di acquisto dell’energia, partecipato da Governo, Autorità per l’energia e dalle Associazioni di rappresentanza dei propri clienti. Ancora: chiedono di “superare il regime dei prezzi di riferimento fissati dall’Autorità per l’energia, consentendo ad AU di autodeterminare i prezzi di elettricità e gas offerti ai propri clienti, mantenendo la sorveglianza dell’Autorità per l’energia, ma eliminando il problema formale del prezzo amministrato”. E chiedono di autorizzare Acquirente Unico a proporre anche forniture diverse, quali prezzo fisso per uno o due anni, prezzi spot, prezzi con energia rinnovabile.

I Consumatori si soffermano poi sulla scarsa mobilità complessiva dei clienti nel mercato di elettricità e gas. “Le ragioni della scarsa mobilità vanno ricercate sia nel fatto che i prezzi sul mercato libero sono spesso più elevati dei prezzi di riferimento fissati dall’Autorità per l’energia (v. Relazione dell’Autorità 2014), ma soprattutto nei disagi che spesso devono sopportare i clienti che scelgono un nuovo fornitore, a causa del fatto che i Distributori spesso non comunicano al nuovo Venditore, con esattezza e  tempestività, la lettura del contatore al momento dello switching – affermano le associazioni – La mobilità dei piccoli consumatori si favorisce soltanto eliminando queste inefficienze e migliorando la gestione del cambio di fornitore, anche attraverso la piena funzionalità, in tempi brevi e fissati dal legislatore, del Sistema Informativo Integrato (SII). Ciò è essenziale affinché i clienti abbiano fiducia nel funzionamento del mercato libero”.

Altro tema riguarda il ruolo dell’Autorità di controllo. Bisogna rafforzare i poteri dell’Autorità per l’energia, chiedono i consumatori, che pongono all’Authority una serie di richieste e di indirizzi perché riveda la delibera 153/2012/R/com, nel senso di accogliere quanto disposto dall’art. 66 quinques del Codice del Consumo, novellato dal D.Lgs 21/2014, circa l’esclusione del pagamento delle forniture di energia per i consumatori vittime di contratti non richiesti, insieme alla previsione di adeguati indennizzi. I Consumatori chiedono inoltre all’Autorità di deliberare l’obbligo per gli operatori di rendere più trasparenti le offerte per le forniture di energia nel mercato libero e di favorire la comparabilità e l’obbligatorietà delle offerte, individuando elementi comuni che debbano essere contenuti in tutte le offerte per le forniture di energia sul mercato libero. L’Autorità dovrebbe inoltre dedicare più risorse alle attività di controllo e di monitoraggio, anche con maggiore ricorso alle sanzioni nei confronti degli operatori scorretti.

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