Bisogna agire subito sulla perdita di biodiversità in Europa, perché c’è il rischio concreto di estinzione per diverse specie – il 15% degli uccelli e il 7,5% delle specie ittiche di mare sono in pericolo – a causa di un mix pericoloso di inquinamento, cambiamenti climatici, eccessivo sfruttamento e sviluppo delle infrastrutture. Natura e biodiversità saranno al centro della Settimana verde dell’Europa, in corso da oggi fino al 5 giugno a Bruxelles.
Oggi si apre inoltre la Settimana verde 2015, la più grande conferenza europea dedicata alla politica in materia di ambiente, che esaminerà le cause alla base di queste tendenze e come combattere la perdita di biodiversità. La conferenza dura tre giorni, è gratuita e aperta a tutti, e le sessioni sono trasmesse in streaming. Alcuni studi pubblicati oggi dalla Commissione europea rivelano che nell’Unione quasi il 15% degli uccelli è a rischio di estinzione così come lo è il 7,5% di tutte le specie ittiche marine delle sue acque.
Alcuni interventi si sono dimostrati efficaci ma molte specie ittiche sono in declino a causa, spiega la Commissione, di “uno sfruttamento eccessivo, di cambiamenti nell’utilizzo del territorio, dell’inquinamento, dello sviluppo delle infrastrutture e dei cambiamenti climatici”. Così mentre il merluzzo bianco e il tonno rosso mostrano segni di ripresa, la gestione dell’ambiente marino è stata meno efficace per altre specie commerciali: gli squali e le razze sono le specie più minacciate, il 40,4% rischia l’estinzione e il 39,7% è in calo demografico.
Il 13% delle specie di uccelli esaminate (67 su 533) è in pericolo e fra esse dieci si trovano a grave rischio di estinzione. Interventi di conservazione mirati hanno però avuto risultati positivi e venti specie precedentemente a rischio sono attualmente classificate come a rischio minimo, come il pellicano riccio, l’occhione comune, il nibbio bruno e il falco grillaio.
Ha detto il primo Vicepresidente Frans Timmermans, responsabile per lo sviluppo sostenibile: “Biodiversità significa salute e ricchezza. Dobbiamo quindi tutelarla perché sta alla base della qualità della nostra vita e della nostra economia; la biodiversità è sotto minaccia e dobbiamo assicurarci che sia adeguatamente protetta. La Settimana verde fornirà contributi preziosi per il controllo dell’adeguatezza delle direttive incentrate sulla natura, attualmente in corso. Ciò significa migliorarne le modalità di funzionamento e rendere più facile la loro applicazione, pur senza compromettere tutti quegli obiettivi così importanti per i nostri Cittadini.