“Salvate le vite dei bambini”. Con 500 bambini e adolescenti che in tutto il mondo, ogni giorno, rimangono vittima della strada, non c’è tempo da perdere quando si parla di sicurezza stradale: servono strade sicure, viaggi sicuri e veicoli sicuri. È dedicata ai bambini la Settimana mondiale della sicurezza stradale, l’iniziativa delle Nazioni Unite che da ieri e fino al 10 maggio intende puntare i riflettori contro un’emergenza in tutto il mondo. È partita anche una petizione rivolta ai leader di tutto il mondo.
“Perché migliaia di bambini vengono uccisi e restano feriti sulle strade del mondo ogni giorno? Perché non viene fatto abbastanza. Voi, i nostri leader, dovete ascoltare ed agire”, si legge nella Dichiarazione dei bambini per la sicurezza stradale, diffusa in occasione della Settimana indetta dalle Nazioni Unite per proteggere i più giovani dagli incidenti stradali. Ogni giorno, secondo le stime dell’Onu, sulle strade del mondo muoiono 500 bambini e adolescenti con meno di 18 anni: un totale di oltre 182mila giovani vittime della strada. Un dramma che coinvolge anche l’Italia dove, guardando al 2013, sono morti una media di oltre 2 bambini a settimana, per un totale di 123 vittime con meno di 18 anni. Di queste, ben 47 avevano meno di 14 anni
Le iniziative promosse dall’Onu sono consultabili all’indirizzo www.savekidslives2015.org, dal quale è possibile scaricare la “Dichiarazione dei bambini per la sicurezza stradale”. Dove si legge: “Tutti noi meritiamo un viaggio sicuro per andare e tornare da scuola. Le strade devono essere rese sicure per permettere ai bambini di camminare fino a scuola. Vogliamo marciapiedi e piste ciclabili sicure, vogliamo dossi per rallentare il traffico e vogliamo attraversamenti stradali sicuri, così che possiamo istruirci senza paura o il rischio di infortuni. Chiediamo che tutti i veicoli che trasportano i bambini, sempre e ovunque nel mondo, siano sicuri”. Ci si rivolge direttamente ai leader: “Chiediamo a voi, leader mondiali, di includere azioni contro la mortalità stradale all’interno dei nuovi obiettivi per lo sviluppo globale”.