Dopo le condanne di Ing Bank, Banca Popolare di Milano e Deutsche Bank il Movimento Consumatori ha richiesto nuove azioni inibitorie nei confronti di altre dieci banche, responsabili di attuare pratiche anatocistiche. Continua così la campagna “Stop anatocismo” lanciata dall’associazione, che in una recente ricerca ha dimostrato come le banche continuino a capitalizzare gli interessi passivi. Si può stimare nel 2014 gli interessi anatocistici corrisposti in Italia si assestino in un ammontare complessivo pari a 2 miliardi di euro.
La campagna prosegue, dopo l’inibitoria dell’anatocismo da parte del tribunale di Milano che ha accolto i ricorsi cautelari di Movimento Consumatori nei confronti di ING Bank, BPM e Deutsche Bank. Pochi giorni fa infatti il tribunale di Milano, con due provvedimenti cautelari depositati lo scorso 14 aprile, ha accolto le domande inibitorie proposte dall’associazione per inibire l’anatocismo nei conti correnti bancari dal 1° gennaio 2014: Ing Bank, Banca Popolare di Milano e Deutsche Bank devono cessare ogni forma di capitalizzazione degli interessi passivi e ogni pratica anatocistica in tutti i contratti di conto corrente con i consumatori. Le banche sono state condannate a pubblicare il dispositivo del provvedimento sulle home page dei propri siti internet e a comunicarlo a tutti i consumatori con le stesse modalità con le quali vengono inviati gli estratti di conto corrente.
Il Movimento Consumatori ha richiesto in questi giorni l’inibitoria cautelare di ogni pratica anatocistica anche nei confronti di Unicredit, Fineco, IntesaSanpaolo, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Regionale Europea e IW Bank (gruppo UBI), Banca d’Alba, Cariparma, Banca del Piemonte, Banca Sella. Tutte le banche devono cessare ogni forma di capitalizzazione degli interessi passivi e ogni pratica anatocistica ed il tribunale di Milano accogliendo le azioni inibitorie dell’associazione, ha chiaramente affermato che dal 1° gennaio 2014 è vietata ogni forma di anatocismo; la mancata attuazione dell’art. 120 t.u.b. da parte del CICR, non legittima alcuna ulteriore pratica anatocistica. Come emerso dalla indagine MC tutte le banche, nonostante il divieto hanno continuato ad applicare interessi anatocistici che per il 2014 hanno comportato l’addebito di interessi illegittimi stimati per tutte le banche italiane in oltre 2 miliardi di euro!!.