Nei confronti del 730 precompilato predisposto quest’anno dall’Agenzia delle Entrate, i Consumatori sono molto critici nei confronti della novità previste dal modello stesso: sembra semplice, ma alla fine si risolverà in ulteriori problemi per i contribuenti davanti a una procedura che si rivelerà più complicata del previsto. Perché?
Secondo le AA.CC. sono diversi i punti critici del 730 precompilato, scaricabile online dal prossimo 15 aprile dal sito web delle Entrate. Primo: “Se non si ha già la password, per procurarsela bisognerà fare domanda online, e solo successivamente il codice arriverà per posta a casa. Sicurezza? In una rete in cui si vive con ogni tipo di password, affidarsi al “vecchio sistema postale” ci lascia perplessi, soprattutto per i tempi di attuazione di un’operazione che altrimenti sarebbe immediata. L’alternativa è farselo scaricare da un professionista o da un Caf. L’altro tema fondamentale riguarda il fatto che il 730 dovrà essere integrato con altri dati (il 70% dovrà farlo, come fa sapere il Fisco), per cui “a parte qualche superesperto delle compilazioni in proprio, bisognerà rivolgersi ad un professionista o ad un Caf”.
Novità ci sono anche per Caf e professionisti. La compilazione da parte di terzi comporterà la responsabilità degli stessi di fronte al Fisco. Centralità, quindi, per professionisti e Caf che sono investiti direttamente della responsabilità del loro servizio, mentre la vecchia normativa prevedeva una responsabilità indiretta (il contribuente che poteva rifarsi su di loro per un eventuale loro errore). Gli scenari, per il contribuente che quasi sempre si rivolgerà a terzi, sono quindi di questo tipo: deresponsabilizzazione per i dati aggiuntivi a quelli inseriti dal Fisco, soprattutto per pagare meno tasse (se c’è un errore, chi paga non è lui); aumento dei costi di professionisti e Caf, che dovranno far fronte a questo nuovo investimento di responsabilità con assicurazioni più costose rispetto alle attuali.