L’Adoc entra a gamba tesa nelle discussioni sull’organizzazione del prossimo Giubileo a Roma e chiede che la gestione non sia affidata al Campidoglio. Il Giubileo indetto da Papa Francesco – questa l’opinione dell’associazione – può essere una grande opportunità per Roma a una condizione: che l’intera organizzazione dell’evento venga gestita da un soggetto esterno e non dall’amministrazione capitolina. Per l’associazione non c’è alcuna possibilità che l’amministrazione riesca a risolvere i problemi che riguardano mobilità, decoro e sicurezza di Roma.
Un evento straordinario come il Giubileo, se ben gestito, può avere un enorme impatto positivo per l’ordinaria amministrazione della Capitale – dice il Pres. dell’Adoc – sia in termini di mobilità, sia di decoro e sicurezza. Le tre spine di Roma che l’attuale amministrazione non è riuscita ancora a risolvere. E’ per questo che riteniamo che la gestione dell’evento debba essere affidata ad altri soggetti, ripetendo la precedente e positiva gestione del Giubileo del 2000. Non serve un’amministrazione arrogante, piuttosto serve un’amministrazione competente, che guardi al concreto recupero della Capitale.
L’Adoc ricorda soprattutto i disagi del trasporto pubblico, il degrado urbano e la scarsa sicurezza e afferma che “il Giubileo può servire per mettere in atto tutti quegli interventi strutturali, assolutamente necessari, mai realizzati dal Campidoglio, a causa soprattutto di una mancanza di programmazione. Servono nuove risorse, serve ripensare la città e i servizi che offre ai suoi Cittadini”.
“E’ evidente che l’amministrazione non può porre in essere questo “rinnovamento”, ma se non si coglie l’attimo, si rischia di finire nel baratro. Ci auguriamo che il Giubileo della misericordia, così come lo intende Papa Francesco, sia veramente misericordioso per la città e i suoi Cittadini, che non meritano una situazione di tale disagio. Questa è la vera occasione per ridare a Roma il ruolo e il lustro che le compete: le risorse ci sono, sarebbe delittuoso non sfruttarle. A beneficio non solo della Capitale, ma dell’intero Paese”.