Ricadute a famiglia pari a 842 euro in più l’anno (che possono diventare oltre 950): è la stangata che si prospetta se il Governo non troverà le risorse necessarie ad evitare che scattino le clausole di salvaguardia. A dirlo sono le AA.CC. per cui “desta forte preoccupazione l’allarme sulla necessità del Governo di reperire le risorse necessarie (circa 10 miliardi) ad evitare l’attuazione delle clausole di salvaguardia che prevedono l’aumento dell’IVA (dal 10 al 12% nel 2016 e al 13% nel 2017, e dal 22 al 24% nel 2016, al 25% nel 2017 ed al 25,5% nel 2018) e delle accise sui carburanti”.
Secondo le stime degli Osservatori AA.CC., fra ricadute dirette legate all’aumento dei prezzi e indirette, dovute all’effetto moltiplicatore che l’aumento dei costi di produzione e di trasporto produrrebbe sull’intero sistema dei prezzi, ogni Famiglia a regime si troverebbe a fare i conti con un aggravio di ben 850 euro annui.
Un importo insostenibile, soprattutto in un momento delicato e difficile come quello che il Paese sta attraversando. Tale aggravio comporterebbe una ulteriore contrazione della domanda interna, con risvolti drammatici per l’intero sistema economico.. Per questo, dicono le associazioni, è indispensabile che il Governo agisca con prontezza e responsabilità, reperendo le risorse attraverso l’eliminazione di sprechi e privilegi, nonché attraverso il potenziamento della lotta all’evasione fiscale e facendo di tutto per evitare nuovi irresponsabili aumenti dell’IVA e delle accise!.