“Nascosti tra le righe della legge delega Madia “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” emergono alcuni articoli che prospetterebbero una drastica limitazione alla possibilità di gestione pubblica dell’acqua e dei servizi essenziali”. Lo denunciano le AA.CC. secondo cui si tratta di “un disegno indegno, che metterebbe in discussione la volontà del 96% dei Cittadini che hanno votato al referendum, esprimendo loro netta contrarietà a privatizzazione dell’acqua”.

Per questo è stato chiesto un chiarimento urgente al Ministro ed al Parlamento intero di bloccare ogni ipotesi che vada in questa rischiosa direzione. Non si possono cancellare così le scelte dei Cittadini!

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