L’andamento della domanda di prestiti da parte delle famiglie fa dire ai commentatori che forse c’è una ripresa della fiducia nel futuro. La cautela nell’indebitamento è ancora la cifra che contraddistingue gli italiani, forse però un po’ meno rispetto al passato. Secondo il Barometro Crif, a febbraio la domanda di prestiti da parte delle famiglie è stata “vivace” con un aumento del 10,1% rispetto a febbraio 2014, miglior dato assoluto degli ultimi quattro anni.
Secondo il sistema di informazioni creditizie di Crif, Eurisc, “si consolida la dinamica positiva iniziata nello scorso ottobre, che riflette l’aumentata fiducia delle Famiglie italiane verso il futuro dopo anni di forte incertezza che avevano determinato un approccio estremamente cauto nelle scelte di spesa e di indebitamento”. La domanda di prestiti ha virato in positivo a partire dallo scorso ottobre. A febbraio l’andamento è diverso per tipologia: i prestiti personali hanno fatto segnare +11,1% di richieste rispetto al corrispondente mese del 2014 (con il dato assoluto più elevato degli ultimi 20 mesi malgrado la perdurante prudenza da parte delle famiglie), lievemente superiore all’incremento registrato per i prestiti finalizzati, che si sono fermati al +9,3%, trainati in particolare dalle esigenze di rateizzazione dell’acquisto di auto e moto.
L’importo medio dei prestiti richiesti a febbraio (nel complesso dei personali e dei finalizzati) è ancora al di sotto dei livelli precedenti alla crisi economica e si attesta a poco meno di 8 mila euro – pari a 7.879 euro – in contrazione rispetto a quello registrato nello stesso mese del 2014 e al di sotto dei valori registrati negli anni pre crisi, ma per il secondo mese consecutivo in aumento dopo mesi di continue contrazioni. Nel dettaglio, poi, l’importo medio dei prestiti finalizzati è stato di poco superiore ai 5200 euro, in aumento del 5,1% rispetto a febbraio 2014, mentre per i prestiti personali la media si è attestata a 10.782 euro, in contrazione rispetto al valore rilevato nello stesso periodo dello scorso anno, quando era stato pari a 11.727 euro (-8,1%), “a conferma – scrivono gli analisti Crif – della prudenza che ancora caratterizza il comportamento delle famiglie italiane nei confronti di un prodotto che, per natura, prevede importi più elevati e durate più lunghe rispetto ad altre tipologie di finanziamento”.
Osservando la domanda dei prestiti richiesti sulla base della loro durata, sempre nell’aggregato di prestiti personali più finalizzati, a febbraio 2015 quasi un terzo del totale presenta una durata inferiore ai 18 mesi, in crescita di circa cinque punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014, a riprova che le scelte di indebitamento delle famiglie italiane si stanno orientando verso finanziamenti di breve durata oltre che di piccolo importo. Da sottolineare però anche un 19,8% di prestiti con durata di finanziamento superiore a 60 mesi.
I dati di febbraio sono così commentati dal Direttore Sales & Marketing di CRIF: “Il consolidamento del trend positivo della domanda di prestiti da parte delle Famiglie riflette la crescente fiducia nei confronti di una ripresa economica a lungo attesa dopo una fase di prolungata debolezza. Le Aziende di credito sono ora chiamate a sostenere i consumi accompagnando la ripresa nel rispetto dei requisiti di capitale e della sostenibilità dei modelli operativi richiesti dalla Vigilanza Unica”.