Prima arriva l’invito a partecipare a un sondaggio. Poi si prospetta la possibilità di ricevere un premio, come un iPod, a un prezzo molto basso, praticamente solo il rimborso delle spese di spedizione. Quindi si chiedono i dati della carta di credito. E il risultato è che il premio non arriva, mentre ci si ritrova abbonati a un servizio di aste online. L’Antitrust ha ordinato all’operatore Flamingo Intervest Ltd di sospendere le campagne per acquisire nuovi clienti.

L’Autorità contesta scarsa trasparenza e omissioni informative alla società e ha deciso di adottare un provvedimento cautelare nei confronti di Flamingo Intervest Ltd con sede nelle Isole Vergini Britanniche, attiva nel settore delle aste on line attraverso vari siti web, tra cui www.dandybids.com e www.wippy.com. Nell’ambito di un’indagine sulla conformità delle varie forme di aste online alla normativa consumeristica, e con la collaborazione del Nucleo speciale Tutela mercati della Guardia di Finanza, l’Antitrust ha disposto che l’operatore sospenda ogni attività diretta ad acquisire nuove adesioni ai propri siti mediante inviti a partecipare a sondaggi, richieste di feedback e simili, sottoposti ai consumatori mediante la comparsa di finestre pop-up durante la navigazione internet, invio di messaggi di posta elettronica e altre modalità.

Secondo numerose segnalazioni arrivate all’Autorità, “l’operatore – informa l’Antitrust – inviterebbe inizialmente i Consumatori contattati a partecipare a un’indagine di mercato: una volta acquisita la disponibilità dell’interlocutore e assunte le informazioni richieste, Flamingo Intervest prospetterebbe la possibilità di ricevere un “premio” per l’adesione all’iniziativa, a fronte del pagamento di una somma irrisoria rispetto al valore del bene, a titolo di spese di spedizione. In seguito la società, oltre a non consegnare il prodotto promesso, utilizzerebbe i dati della carta di credito del consumatore per effettuare addebiti diversi o ulteriori rispetto alla cifra concordata, ovvero invierebbe intimazioni di pagamento: ciò in ragione del fatto che, accettando di ricevere il premio, il consumatore avrebbe inconsapevolmente sottoscritto un abbonamento a titolo oneroso al servizio di aste on line”.

Come si legge nel provvedimento, che chiede alla società di sospendere le attività di acquisizione di nuove adesioni di clienti ai siti di aste online, dalle segnalazioni arrivate emerge come il professionista “abbia occultato ovvero presentato in modo non comprensibile informazioni rilevanti circa la natura e il prezzo di quanto offerto e, ancor prima, circa l’intento commerciale della pratica, che non appare essere l’invito a partecipare ad un sondaggio premiato con un bene attribuito a titolo gratuito, bensì la proposta di aderire a titolo oneroso ad un servizio di aste on line, senza alcun espresso riferimento alla necessità di pagare un prezzo.

Sempre dalle informazioni acquisite attraverso le numerose segnalazioni pervenute, – prosegue l’Antitrust – risulta che il professionista abbia richiesto il pagamento di un servizio non richiesto dal consumatore, così come emerge che il consumatore sia stato indotto, contrariamente al vero, a ritenere di aver ottenuto un premio a fronte del mero rimborso delle spese di spedizione sostenute dal professionista”. La società ha dieci giorni di tempo per comunicare all’Autorità di aver eseguito il provvedimento e per inviare una relazione dettagliata con le misure adottate.

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