Poste Italiane ha inviato all’Agcom la sua proposta di aumento delle tariffe della corrispondenza. Si tratta, secondo le AA.CC., di aumenti che non trovano nessuna giustificazione ammissibile.
Nel dettaglio sarà ripristinata la corrispondenza ordinaria (che per la cronaca fu soppressa il 1Maggio 2006), con un aggravio di costo spropositato: si passa infatti da 0,45 € a 1,00 €, portando il recapito a 5 giorni.
“Peggio per la posta prioritaria che passa da 0,80 € a 3,00 € con il recapito entro 2 giorni e tracciabilità alquanto curiosa, nel senso che sul sito di Poste Italiane si avranno le informazioni sul recapito o meno dell’invio prioritario, ma quanto riportato non costituisce certificazione!” aggiungono le associazioni secondo cui gli aumenti “appaiono in forte contrasto non solo con il servizio offerto, a dir poco scadente tra ritardi e mancati recapiti che causano enormi danni ai Cittadini, ma anche in relazione all’andamento dell’inflazione, il cui tasso medio nel 2014 è stato dello 0,2%, in netta frenata rispetto al 2013”.