#FirmeRai. Così si chiama la campagna lanciata ieri dal Pres. della Commissione di Vigilanza RAI per chiedere che venga presto approvato il nuovo Contratto di Servizio elaborato e proposto dalla stessa commissione.
Scaduto oramai da due anni, il nuovo contratto è in una fase di stallo, osteggiato dall’azienda di Stato perché ritenuto troppo oneroso.
Il nuovo testo prevede, tra l’altro, che “sono esentati dal pagamento del canone i detentori di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni televisive che non ricevono il segnale”.
Inoltre, si impegna la TV di Stato, poi, nelle fasce orarie in cui sono presenti programmi per minori a “evitare pubblicità che veicolano una rappresentazione stereotipata del ruolo delle donne e degli uomini e della sfera sessuale in generale”, ad evitare “la pubblicità in favore di bevande superalcoliche e alcoliche”, e quella “diretta o indiretta al gioco d’azzardo” intimando altresì il “rispetto della dignità della persona e alla non discriminazione”.