In Italia la spesa alimentare assorbe quasi il 18% del reddito delle Famiglie. Fra i paesi europei, fatta eccezione per Portogallo e Grecia, il Belpaese è quello che conta l’impatto maggiore della spesa alimentare sul reddito familiare: in Germania si ferma all’11%, in Francia e in Spagna si attesta al 14,2%, nel Regno Unito è del 13,3% e nella media europea si ferma al 14%. Sono i dati di un confronto realizzato dalle AA.CC..

Il costo della spesa alimentare in Italia è superiore del 2,1% rispetto alla media europea ma il peso maggiore è legato al fatto che questa incide profondamente sul reddito, tanto da assorbire più di un sesto delle entrate mensili della famiglia. Naturalmente quello che pesa è la leggerezza della busta paga dei lavoratori, specialmente fra i giovani e al Sud.

Per l’acquisto mensile degli alimenti una famiglia spende in media 457 euro, quasi 60 euro in più rispetto alla Germaniacirca 130 euro in più rispetto alla Spagna e 10 euro in più, pari al 2,1%, rispetto alla media europea. Una spesa sostanzialmente in linea nel panorama europeo, ma che non tiene conto della capacità di spesa delle famiglie. In questo caso appaiono evidenti le difficoltà delle famiglie italiane, il cui reddito è mediamente inferiore del 25% rispetto a quello percepito dai consumatori degli altri Paesi europei. Rispetto alla Germania il reddito medio è inferiore del 41%, in Francia gli stipendi sono maggiori del 33%. Questo comporta un’incidenza maggiore dei costi sostenuti per la spesa alimentare sulle entrate. Tanto che un mese di spesa assorbe poco meno del 18% delle entrate, l’8% circa in più rispetto alla Germania, Olanda e Svizzera, tra il 3 e il 4% in più rispetto a Spagna, Francia, Regno Unito, Belgio, Irlanda e Finlandia. Solo in Grecia e Portogallo l’incidenza sul reddito è maggiore”.

Dal 2001 a oggi, la spesa mensile per i generi alimentari è cresciuta di oltre il 17%. Soprattutto, i redditi non sono andati di pari passo col costo della vita: “Il reddito è cresciuto meno di quanto sia cresciuto il costo per la spesa alimentare, mentre l’impatto della spesa sul reddito è rimasto pressoché identico – Con conseguente contrazione della spesa media pari al 5-7%”.

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