Ci sono luci e ombre nell’ultimo documento pubblicato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e relativo alle zoonosi, ovvero a quelle malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente fra animali e persone. Le malattie di origine alimentare sono trasmesse dal consumo di cibi contaminati. L’Efsa rileva che alcune si sono stabilizzate, come la campilobatteriosi (che viene trasmessa soprattutto attraverso carne di pollo), alcune sono diminuite (come la salmonellosi).
La salmonella però è ancora la causa più frequente di focolai infettivi di origine alimentare con origine nota. Poi ci sono altre malattie che sono invece aumentate, come le infezioni da listeriosi.
“La stabilizzazione dei casi di campilobatteriosi e la continua tendenza in calo della salmonellosi sono buone notizie, ma non dobbiamo abbassare la guardia, poiché la segnalazione di altre malattie come le infezioni da listeriosi e VTEC è in aumento”, ha detto Marta Hugas, responsabile del dipartimento “Valutazione del rischio e assistenza scientifica” dell’EFSA, sottolineando poi l’importanza di monitorare le malattie di origine alimentare in Europa.
In sintesi, spiega l’Autorità, “le infezioni da campilobatteriosi riferite nell’uomo si sono ormai stabilizzate, dopo diversi anni di tendenza in aumento, ma si tratta ancora della malattia di origine alimentare più comunemente riferita nell’UE. Le infezioni da listeriosi e VTEC nell’uomo sono aumentate, mentre i casi registrati di salmonellosi e yersiniosi sono diminuiti”.
I dati sono riferiti al 2013 e dicono che, dopo essere lievemente diminuiti, i casi di campilobatteriosi si sono stabilizzati ai livelli dell’anno precedente. Tuttavia, con 214.779 casi, la campilobatteriosi rimane la malattia di origine alimentare più comunemente registrata nell’Unione europea. Negli alimenti, l’agente eziologico Campylobacter è stato rinvenuto soprattutto nella carne di pollo.
Sono invece in aumento le infezioni da listeriosi e VTEC. Fra il 2012 e il 2013 i casi di listeriosi sono aumentati dell’8,6 per cento e anche nel corso degli ultimi cinque anni sono aumentati. Anche se il numero di casi confermati è relativamente basso, attestandosi a 1.763, essi “risultano particolarmente preoccupanti in quanto le infezioni da Listeria notificate sono per lo più forme gravi, invasive della malattia con tassi di mortalità più elevati rispetto alle altre malattie a trasmissione alimentare”, spiega l’Efsa. “L’aumento del numero di casi notificati e invasivi di listeriosi è di grande preoccupazione in quanto tale infezione si contrae principalmente attraverso i cibi pronti e può essere mortale, in particolare tra la popolazione, crescente in Europa, di anziani e pazienti immunodepressi “, ha detto Mike Catchpole, responsabile scientifico capo all’ECDC. Nonostante l’aumento dei casi di listeriosi segnalati nell’uomo, Listeria monocytogenes, il batterio che causa la listeriosi nell’uomo e negli animali, è stata raramente rilevata al di sopra dei limiti legali di sicurezza negli alimenti pronti al consumo. I casi segnalati di infezione da E.Coli produttore di verocitotossina (VTEC) sono aumentati del 5,9 per cento, forse per effetto di una maggiore preparazione degli Stati membri a seguito del focolaio del 2011, che si è tradotta in una migliore qualità dei test e dell’attività di segnalazione.
Sono invece in calo i casi di salmonellosi, diminuiti per l’ottavo anno consecutivo: sono stati rilevati 82.694 casi, ovvero il 7,9 per cento di diminuzione del tasso UE di notifica rispetto al 2012. Il rapporto dell’Efsa attribuisce tale diminuzione ai programmi di controllo di Salmonella nel pollame e osserva che la maggior parte degli Stati Membri hanno soddisfatti gli obiettivi di riduzione 2013 per la prevalenza nel pollame. Scende anche un’altra malattia, la Yersiniosi, diminuita nel corso degli ultimi cinque anni e in calo del 2,8% rispetto al ’12